Infrastrutture: Confassociazioni guarda alle iniziative del Governo che accolgono proposte

Condividi questo articolo?

“Guardiamo con attenzione alle iniziative del governo, perché le proposte avanzate in questi anni in sede parlamentare dal nostro Osservatorio sono state recepite dai ministri Giovannini, Brunetta e Carfagna. In questi anni abbiamo sempre sostenuto, in sede di audizioni parlamentari e di tavolo tecnico del Mise per il rilancio sulle infrastrutture, che senza un’adeguata riforma della Pubblica Amministrazione, capace di coinvolgere soprattutto le aree tecniche delle amministrazioni, sarebbe stata impossibile qualsiasi iniziativa di sviluppo infrastrutturale. Oggi, speriamo di vedere la luce in fondo al tunnel”. Lo ha dichiarato in una nota Stefano Cianciotta, presidente dell’Osservatorio nazionale sulle infrastrutture di Confassociazioni.

“Siamo contrari – ha detto – ad assunzioni indiscriminate ma il maxi concorso appena bandito dai ministri Carfagna e Brunetta doterà, seppure a tempo determinato, le Pa delle regioni meridionali di competenze specifiche in materia di digitalizzazione. Un requisito essenziale se vogliamo aumentare l’attrattività del Sud, soprattutto adesso che si stanno immaginando provvedimenti importanti come il recovery plan, la programmazione comunitaria 2021-2027 e le zone economiche speciali”.

“Anche il ministro Giovannini – ha proseguito – sta andando nella direzione auspicata dal nostro osservatorio: accelerare l’introduzione del building information modelling e la digitalizzazione del costruito, utilizzare la blockchain per la contrattualistica pubblica e per le piattaforme digitali in funzione presso il catasto, uniformare i database dei lavori pubblici, elaborare il prezzario unico nazionale sono da sempre temi sui quali l’osservatorio infrastrutture di Confassociazioni ha concentrato l’azione di sostegno alle politiche di sviluppo e di crescita del sistema Italia. Negli ultimi trenta anni nel nostro belpaese sono state prodotte troppe norme, mentre non ci si è concentrati su un aspetto fondamentale: quello delle competenze. Prova di ciò è stata la richiesta presentata alla commissione del Senato di inserire nella qualifica dei commissari ad acta la funzione e le competenze del project manager”.

“La copiosità delle leggi e l’aumento del sistema dei controlli e delle sanzioni – ha osservato Antonio Ortenzi, vice presidente esecutivo dell’osservatorio – hanno prodotto un risultato diametralmente opposto. Va quindi trovato un giusto equilibrio tra le buone pratiche di management e la burocrazia, il cui apporto allo snellimento delle procedure non deve più essere di tipo conservativo. Il settore degli appalti pubblici deve investire sull’innovazione dell’organizzazione con il bim, il project management e la blockchain, per dare trasparenza e sicurezza al sistema delle procedure”.

“Il lavoro portato avanti dall’osservatorio nazionale sulle Infrastrutture di Confassociazioni, fin dalla sua costituzione – ha ricordato presidente di Confassociazioni Angelo Deiana – è sempre stato contraddistinto da obiettivi performanti e qualificanti fondamentali per dare valore al futuro. Dall’iniziativa al Cnel sulla digitalizzazione del Paese a quella alla Camera dei deputati, dove è stato presentato il Rapporto strategico sulle infrastrutture europee sono state individuate strategie, azioni e strumenti idonei a produrre uno sviluppo omogeneo e articolato del Paese”.

“E’ importante – ha auspicato – guardare ad un orizzonte dove il fare e il fare bene diventino realtà quotidiana e non l’eccezione. Sono le competenze giuste al momento giusto una delle leve garanti per il rilancio del nostro Paese e la qualità delle nostre proposte hanno un solo obiettivo: rilanciare il nostro Paese in un mondo post pandemico che sarà sempre più competitivo”.

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.