Sette ex brigatisti rossi arrestati a Parigi da antiterrorismo polizia italiana

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Gigantesca operazione antiterrorismo della polizia italiana in Francia. In collaborazione con l’antiterrorismo francese uomini del capo della Polizia di Stato Lamberto Giannini hanno individuato e catturato 7 ex brigatisti italiani che risiedevano i Francia, l’operazione è tuttora in corso ed è finalizzata all’estradizione in Italia dei fermati.

All’appello mancherebbero tre brigatisti che si sarebbero dati alla fuga poco prima di essere individuati.

L’operazione dell’antiterrorismo della Polizia di Stato è avvenuta in collaborazione con il servizio di cooperazione internazionale Scip e all’esperto per la sicurezza della polizia italiana in Francia.

I Br arrestati sono Alimonti, Calvitti, Cappelli, Petrella, Pietrostefani, Tornaghi, Manent, i tre Br in fuga sono Bergamin, Di Marzio e Ventura.

Presi da Polizia: Alimonti deve scontare 11 anni, Enzo Calvitti, deve scontare 18 anni, Roberta Cappelli e Marina Petrella l’ergastolo, Pietrosanti 14 anni, Tonaghi e Manenti l’ergastolo

Le autorità italiane avevano in un primo momento chiesto alla Francia l’estradizione di 200 persone, ma un importante lavoro preparatorio bilaterale a portato a selezionare solo i reati più gravi e le dieci richieste trasmesse alla Corte d’appello di Parigi rientrano strettamente nel quadro della cosiddetta “dottrina Mitterrand” (che nel 1985 si era impegnato a parole a non concedere l’estradizione ai ricercati italiani accusati di reati di terrorismo a eccezione di coloro che erano accusati di reati di sangue, ndr), precisano all’Eliseo. Le dieci persone oggetto dell’operazione  sono coinvolte in reati di sangue.

“Il Presidente (Emmanuel Macron, ndr) ha voluto risolvere la questione, come chiedeva l’Italia da anni. Anche la Francia, che è stata toccata dal terrorismo, comprende il bisogno assoluto di giustizia delle vittime. Che si iscrive ugualmente nell’imperiosa necessità della costruzione d una Europa della giustizia incentrata sulla fiducia reciproca”, si legge in un comunicato dell’Eliseo citato dal quotidiano le Monde. (AdnKronos)

 

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