False fatturazioni ed evasione fiscale. Beni mobili e immobili e disponibilità finanziarie per 6,4 milioni di euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale di Palermo su delega della Procura di Termini Imerese. Il provvedimento è scattato dopo le indagini svolte dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo che a marzo del 2020 hanno portato all’esecuzione di 24 misure cautelari personali a carico di altrettanti indagati, accusati, tra l’altro, di associazione a delinquere e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Secondo l’accusa avrebbero ottenuto senza averne titolo finanziamenti dell’Unione europea e della Regione siciliana nell’ambito dei Programmi di sviluppo rurale per un valore di oltre 15 milioni di euro. Nei mesi successivi, la Procura di Termini Imerese, che nel frattempo ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e ha chiesto il rinvio a giudizio di 36 imputati, ha chiesto al gip anche il sequestro preventivo dei vantaggi patrimoniali conseguiti attraverso l’utilizzo di false fatturazioni.