Incremento attività Stromboli: colata lavica in mare

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L’incremento dell’attività esplosiva dal cratere nord dello Stromboli è stato registrato dall’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia a partire dalle 14:47. Il vulcano, si legge in una nota, “ha prodotto alle 14:51 un flusso piroclastico che ha raggiunto la linea di costa sviluppandosi in mare per oltre 1 km e producendo una nube di cenere che ha raggiunto un’altezza stimata di circa 1.5-2 km s.l.m. Altri flussi piroclastici di minore intensità si sono verificati a partire dalle 15:02 e sino alle 15:35 circa, producendo modeste nubi di cenere e materiale grossolano caldo che ha raggiunto la linea di costa. E tutt’ora in corso un flusso lavico il cui fronte raggiunge la linea di costa”.

A partire dalle 14:47 del 19 maggio le reti di monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo (Ingv – Oe), hanno registrato un incremento dell’attività esplosiva dall’area craterica Nord dello Stromboli. Il vulcano ha prodotto alle 14:51 un flusso piroclastico che ha raggiunto la linea di costa sviluppandosi in mare per oltre 1 km e producendo una nube di cenere che ha raggiunto un’altezza stimata di circa 1.5-2 km s.l.m. Altri flussi piroclastici di minore intensità si sono verificati a partire dalle ore 15:02 e sino alle 15:35 circa, producendo modeste nubi di cenere e materiale grossolano caldo che ha raggiunto la linea di costa.

È tutt’ora in corso un flusso lavico il cui fronte raggiunge la linea di costa. L’evoluzione dei fenomeni è seguita continuamente attraverso le reti di monitoraggio e dal personale in campo delle Sezioni dell’Ingv Osservatorio Etneo di Catania, Osservatorio Vesuviano di Napoli e di Palermo.

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