Si è spento Franco Battiato: il mondo della cultura e dello spettacolo è in lutto.
Nato a Jonia il 23 marzo del 1945, si era ritirato dalla scene da tempo.
Si è imposto all’attenzione nazionale e internazionale con eclettismo, abbracciando diversi stili che ha approfondito e combinato tra loro in modo personale e originale. Si è cimentato nella musica etnica, e in quella elettronica e anche nella lirica. Nei suoi testi si sono riflesse influenze esoteriche, teoretica filosofica e mistica sufi, ottenendo riconoscimenti di critica e successo di pubblico.
Per Catania, la Sicilia e la Cultura una gran perdita.
“Ci la lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d’autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ricorda la figura di Franco Battiato, il cantautore siciliano scomparso oggi a 76 anni.
BATTIATO, IL CINEMA, LA LETTERATURA
Di Valter Vecellio (fb)
Ai tanti “ritratti” di Franco Battiato di queste ore, mi piace aggiungere una “tessera”, il Battiato cineasta. L’esordio nella regia avviene nel 2003 con il lungometraggio “PerdutoAmor”, si aggiudica il Nastro d’Argento come miglior regista esordiente. Nel 2005 presenta il suo secondo film “Musikanten”: gli ultimi quattro anni di vita di Ludwig van Beethoven. Il terzo film, nel 2007, dal titolo “Niente è come sembra”, scritto sempre in collaborazione con Manlio Sgalambro. Nello stesso anno realizza il docufilm “La sua figura”, improntato sul ritratto umano e artistico della cantante Giuni Russo.
Nel 2010 racconta la sua ammirazione e il suo rispetto per uno degli autori che ha fatto grande la narrativa italiana del secondo ‘900: Gesualdo Bufalino: riflessioni e parole su Bufalino e la Sicilia, accompagnate dalle testimonianze di altri autori che gli sono stati vicini “
“Auguri don Gesualdo” è un viaggio tra i luoghi simbolo di Gesualdo Bufalino (la piazza di Comiso, il cortile dell’omonima fondazione, i simulacri della morte, le antiche chiese e i giardini), con rari materiali di repertorio dello scrittore (forniti in esclusiva da Rai Teche). La voce recitante è di Giulio Brogi, la malinconia delle musiche sono di Arvo Part, di Ravel, di Hendel, con le testimonianze – tra le altre – di Elisabetta Sgarbi, Manlio Sgalambro (autore della sceneggiatura), Matteo Collura, Ella Imbalzano, Sebastiano Gesù. Sono proprio le voci di quanti sono stati vicini a “Don Gesualdo” ad arricchire il ricordo dell’autore – tra tutte in particolare quella dell’amico Leonardo Sciascia, che con Elvira Sellerio.
“Vorrei riuscire a far vedere la sua grazia, l’eccezionalità di individui siciliani: riuscire a raccontare l’uomo più che lo scrittore, grandissimo, che tutti già conoscono. Ho realizzato questo docufilm con affetto”
Franco Battiato