Caldo: domani domenica 1 agosto Catania e Palermo città dal “bollino rosso”

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Oggi sono 6 le città da bollino rosso (Campobasso, Frosinone, Palermo, Perugia, Pescara, Trieste) secondo il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute pubblicato sul sito del dicastero. Le previsioni per domani invece vedono in ‘rosso’ 8 città: Bari, Campobasso, Catania, Frosinone, Palermo, Perugia, Pescara e Trieste. Il livello 3 di allerta (bollino rosso) “indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio – evidenzia il ministero – come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute”.

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Incendi, Musumeci chiede a Draghi stato mobilitazione Protezione Civile

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha chiesto al premier Mario Draghi la dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale di Protezione Civile per l’emergenza incendi sull’isola. La richiesta, si legge in una nota della presidenza della Regione, “si è resa necessaria di fronte al grave rischio di incendi dovuto alla eccezionale situazione meteoclimatica che interessa l’Isola”.

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Il riconoscimento dello stato di mobilitazione determinerebbe un concorso straordinario di risorse extra-regionali sia in termini di uomini che di mezzi appartenenti ai Vigili del fuoco e al volontariato. Nella mattinata, Musumeci è stato in contatto con il capo della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio per sollecitare l’adozione del provvedimento. Poco prima, il governatore, assieme al capo della Protezione Civile regionale Salvo Cocina e al responsabile provinciale Giovanni Spampinato, ha fatto un sopralluogo nell’area della Plaja di Catania dove ieri pomeriggio le fiamme, partite da terreni incolti, hanno distrutto alcuni stabilimenti balneari.

VIGILI DEL FUOCO – “Stamattina il livello di rischio sul territorio è tuttora abbastanza alto, a causa della temperatura, dell’umidità e della ventilazione, in tutta l’Italia centromeridionale con punte in Calabria, Sicilia, Puglia, ma anche nel Lazio e in Campania” dice all’Adnkronos Alessandro Paola, vice direttore centrale dell’Emergenza dei Vigili del fuoco, sulla situazione degli incendi, dopo i roghi che ieri hanno reso necessarie alcune evacuazioni a Catania, sottolineando che nonostante il “quadro di criticità” la situazione “è sotto controllo”.

“E’ molto impegnata la flotta aerea di Stato, tutta dispiegata sui vari scenari per cui è richiesto un assetto aereo. Da stamattina ci sono state ben 20 richieste di intervento con assetti aerei e sono 14 le operazioni di spegnimento ancora in corso – sottolinea il vice direttore centrale dell’Emergenza dei Vigili del fuoco – Inoltre stamattina sono stati poco meno di 350 gli interventi via terra, la regione più colpita è la Sicilia con focolai a carattere sparso che però non destano problemi alle persone. Nel frattempo continuano le operazioni sul grande incendio di Cuglieri, in provincia di Oristano”.

L’APPELLO AI CITTADINI – L’appello ai cittadini è “usare estrema prudenza, non accendere fuochi in spazi aperti perché le fiamme, anche involontariamente, potrebbero propagarsi facilmente. Bisogna stare molto attenti alle indicazioni in caso di presenza di incendi nelle vicinanze perché i cittadini potrebbero essere chiamati ad adottare comportamenti di emergenza e ad allontanarsi prima che le fiamme si avvicinino”.

Comportamenti responsabili, sottolinea il vice direttore centrale dell’Emergenza dei Vigili del fuoco, servono anche sul fronte della viabilità: “Parcheggiare adeguatamente e non essere di intralcio è fondamentale in una situazione in cui bisogna garantire l’arrivo di convogli di emergenza e consentire eventuali evacuazioni”.

L’invito generale è alla “prudenza e ad affidarsi al sistema locale di protezione civile comunale – conclude Paola – In queste giornate legate all’emergenza incendi è importante essere consapevoli del posto in cui ci troviamo, delle zone esposte a rischio, delle eventuali vie di fuga e per avere queste informazioni bisogna affidarsi alle autorità”.

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