“Stanotte è stato danneggiato il monumento ai caduti di Nassiriya installato a Torino nel 2006. Le Forze dell’ordine stanno indagando e gli uffici del Comune sono attivi per verificare la possibilità di ripristino. Il pensiero mio e della Città torna alle famiglie delle vittime”. Così la sindaca di Torino Chiara Appendino su Twitter.
“Aver divelto il monumento ai caduti di Nassiriya non è un semplice atto di vandalismo ma un atto contro il Paese e le Istituzioni. Il mio pensiero va ai familiari delle vittime di quell’atroce attentato che pretendono il dovere della memoria e del rispetto” ha scritto in un tweet Giorgio Mulè, sottosegretario alla Difesa.
“L’infamia di chi ha danneggiato il monumento ai nostri Martiri di Nassiriya a Torino va punita duramente. Onore a chi ha donato la propria vita per difendere la libertà di altri popoli. In questi giorni più che mai”. Così in un tweet il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
“Il danneggiamento della statua intitolata ai caduti di Nassiriya a Torino è un atto misero, uno sfregio e un oltraggio alla memoria di chi ha perso la vita in nome di valori di cui, proprio in questi giorni più che mai, dovrebbe essere chiara l’importanza”. Così, in una nota, la vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato e responsabile del movimento azzurro per i rapporti con gli alleati, Licia Ronzulli. “Chi senza vergogna ha inneggiato a ‘10, 100, 1000 Nassiriya’ non smette di vomitare il proprio ribrezzo per chi difende lo Stato e se si verificano episodi come questo è anche a causa di coloro che 12 novembre di ogni anno non celebrano la memoria dei nostri caduti. Non è tollerabile che il sacrificio dei nostri militari e quello delle loro famiglie sia mortificato da un gesto tanto indegno i cui protagonisti devono essere subito individuati e puniti”.