Domani, 31 Agosto, alle 21.30, il Festival Lirico dei Teatri di pietra ritorna a Avola in una location esclusiva: l’Eremo di Avola antica.
L’evento concertistico, promosso dal Comune di Avola – Amministrazione Luca Cannata, sarà un viaggio nell’universo poetico e musicale di Franco Battiato con la partecipazione di Rita Botto e l’ensemble orchestrale in residence del Festival Lirico dei teatri di Pietra.
Le rovine dell’antica Avola, definite da Jean Houel, che le visitò nel 1777, “tristi e immerse nella solitudine” diventeranno palcoscenico a cielo aperto per una serata di contaminazioni tra pop e lirica con le bellissime canzoni di Franco Battiato.
Franco Battiato ha attraversato il mondo della canzone popolare arricchendola a dismisura, intercettando moltissimi ascoltatori e altrettanti artisti di percorsi diversi, ma sempre vicini alla sua sensibilità.
Il “Franco Battiato Tribute” sarà un abbraccio, non una celebrazione, sostenuto dalla potenza espressiva di un’arte, appunto, vastissima e stupefacente. Un viaggio che non è finito e continua attraverso l’immensa eredità artistica di Battiato e le voci degli artisti che lo amano.
Anche quest’anno, il Festival Lirico dei Teatri di Pietra, che prevede un enorme dispiegamento di oltre 200 tra artisti e maestranze, ha ottenuto i più prestigiosi patrocini, tra cui spiccano quello del Parlamento Europeo, del Presidente del Senato e del Presidente della Camera e ha ottenuto il prestigioso marchio Effe Label, che viene dato ai festival più prestigiosi d’Europa.
Il fil rouge su cui si fonda l’edizione 2021 è il tema dell’incontro, quel contatto che ci è stato negato a causa della pandemia, ma di cui tutti abbiamo bisogno.
È questa la mission della terza edizione del “Festival Lirico dei Teatri di Pietra”: trasmettere la bellezza dell’arte e della cultura per favorire la ricchezza dell’incontro e del confronto tra le persone e le proprie identità; un incontro fecondo e vitale tra antichità e contemporaneità, tra arte e individui, capace di rigenerare le comunità attraverso l’incanto dello spettacolo.
Ripartire, dunque, dal nostro passato, dall’arte, dalla cultura, dalla musica, per ritrovare quella “vicinanza” indispensabile per guardare, con fiducia, a un futuro che è prodigo di speranza e di bellezza.
Nella foto, Rita Botto