La Procura di Palermo ha iscritto nel registro degli indagati il sindaco Leoluca Orlando e altre 23 persone, tra ex assessori e dirigenti, accusati di falso materiale in atto pubblico. Hanno tutti ricevuto un avviso di conclusione delle indagini. Secondo la ricostruzione dei magistrati, come scrivono i siti Live Sicilia e Repubblica Palermo, falsi sarebbero i numeri delle entrate e delle uscite inserite nei bilanci degli anni 2016, 2017, 2018 e 2019. Al momento non è arrivato alcun commento dal primo cittadino.
Le irregolarità riguarderebbero alcuni settori come l’ufficio del condono edilizio a quello dei tributi, dalle risorse patrimoniali alle politiche abitative. “I pubblici ufficiali sottoscrivevano e inviavano all’ufficio Ragioneria generale delle schede di previsione di entrate sovrastimate (tenuto conto dei dati – a loro noti – degli effettivi accertamenti delle entrate nelle annualità precedenti (…) così inducendo in errore il consiglio comunale di Palermo sulla verità dell’atto, determinandolo ad adottare la deliberazione con la quale veniva approvato il bilancio di previsione”, scrive la Procura.
Ecco gli indagati: Luciano Abbonato, Lucetta Accordino, Carmela Agnello, Cosimo Aiello, Marcello Barbaro, Bohuslav Basile, Leonardo Brucato, Roberto D’Agostino, Paola Di Trapani, Salvatore Di Trapani, Giovanni Carlo Galvano, Antonino Gentile, Mario Li Castri, Gabriele Marchese, Marco Mazzurco, Vincenzo Messina, Antonino Mineo, Luigi Mortillaro, Leoluca Orlando, Sebastiano Orlando, Sergio Pollicita, Paolo Porretto, Stefano Puleo e Daniela Rimedio. (AdnKronos)