C’erano le mappe della fantomatica base militare da costruire a Punta Bianca, ad Agrigento, e anche il libro mastro dei truffati. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri di Canicattì, durante una perquisizione effettuata il 7 settembre 2020 nell’ambito dell’indagine che vede indagate tre persone, accusate di aver operato, tra 2020 e agosto 2021, in una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Almeno 160 le vittime, soprattutto disoccupati, nella provincia di Agrigento, ma anche di Caltanissetta e Palermo, tutte ingannate con la promessa di un posto di lavoro in un’immaginaria nuova base militare.
Gli indagati, ricorrendo allo schema del marketing multilevel, hanno convinto gli ignari sottoscrittori a pagare cifre a partire da 2.500 euro per saltare l’esame di assunzione nella base militare, proponendo loro di diventare reclutatori, per potere così accedere al ruolo di capigruppo o coordinatori. Durante le perquisizioni gli investigatori dell’Arma hanno sequestrato le mappe della base mostrate alle vittime durante il reclutamento e i contratti, sottoscritti con la contestuale consegna dei tesserini recanti effigi false e la dicitura Comando generale d’oneri, nonché il libro mastro dei truffati con le quote corrisposte da ognuno di loro.
“Per essere più convincenti – spiegano i carabinieri – gli indagati hanno spregiudicatamente speso il nome del generale di Corpo d’armata Luciano Portolano, segretario generale della Difesa e illustre cittadino agrigentino, indicato alle vittime quale futuro comandante della fantomatica base militare”. “Nonostante si fosse diffusa la notizia delle perquisizioni, molti truffati hanno voluto – ed ancora vogliono – continuare a credere al miraggio del posto di lavoro a tempo indeterminato subdolamente promesso dagli indagati”, concludono gli investigatori dell’Arma.