La storia c’è. Il 19 dicembre convegno nazionale a Ragusa

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Primo Convegno nazionale di storia, promosso dal Laboratorio degli Annali di storia (dai Mediterranei ai mutamenti globali), dal Laboratorio di storia marittima e navale dell’Università di Genova e dall’Università degli Studi Benincasa di Napoli

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La storia dei mondi mediterranei è al centro di un convegno nazionale di studi che il 19 dicembre farà confluire a Ragusa storici, archeologi, antropologi, filologi ed epistemologi da diverse regioni d’Italia. Si tratta del primo step del progetto transnazionale «Dai Mediterranei ai mutamenti globali» varato nei mesi scorsi dal Laboratorio degli Annali di storia diretto dallo storico delle civilizzazioni Carlo Ruta.

Il tema di fondo di questo primo convegno nazionale, curato dal Laboratorio degli Annali, dall’Università degli Studi Benincasa di Napoli e dal Laboratorio di storia marittima e navale dell’Università di Genova, è forte e promettente: «Mondo di contatti e di crisi. I Mediterranei tra relazioni pacifiche e conflitti dall’età antica alla prima modernità». L’obiettivo dichiarato, spiega il direttore scientifico degli Annali di storia, «è di innovare la ricerca sui sistemi mediterranei e, in particolare, sulle cause di fondo che, storicamente, hanno fatto di questo esteso bacino acqueo un mare di crisi, in grado di sollecitare comunicatività profonde, sul piano etnico e culturale, ma fortemente esposto a situazioni di conflitto».

Verranno scandagliate in particolare le complessità, le pluralità e aspetti ancora poco visibili di questo mondo liquido che connette in maniera problematica vari continenti e che, nel bene e nel male, in modo produttivo e non solo, ha inciso fortemente sull’intera vicenda umana. Si profila in sostanza un percorso di ricerca plurale, coeso e transdisciplinare, spiega ancora Carlo Ruta, teso a definire, al di là degli stereotipi e degli etnocentrismi, i grumi profondi che hanno fatto l’originalità in chiaroscuro di questo mondo acqueo e la storia delle aree continentali e dei gruppi umani che hanno intrecciato con esso i propri destini.

Questo convegno schiera un numero cospicuo di specialisti, tra i più rigorosi in Italia nei rispettivi campi di studio, che nel corso della giornata, mattina e pomeriggio, si avvicenderanno su temi specifici, con l’intento di fornire letture e risposte a interrogativi e problemi ancora aperti.

Il filologo Maurizio Massimo Bianco (Università degli Studi di Palermo) parlerà dei modi di classificare il mare: Mediterraneo e Mediterranei. Il filologo Alfredo Casamento (Università degli Studi di Palermo) tratterà della Sicilia e del Mediterraneo nell’Eneide di Virgilio. L’archeologo Massimo Cultraro (CNR, Università degli Studi di Palermo) focalizzerà un fatto storico complesso: il contatto dei Micenei con la Troade. L’archeologo Dario Palermo (Università degli Studi di Catania) tratterà della Sicilia greca e Punica, tra pace e guerra, e in particolare di Gela, Selinunte ed Agrigento. L’archeologo Massimo Frasca (Università degli Studi di Catania) parlerà dei rapporti tra le poleis greche dell’Asia Minore e l’impero persiano, tra pace e guerra. La storica e filologa Flavia Frisone (Università del Salento) parlerà del «mondo degli umidi sentieri»: viaggi, contatti e interazioni per la costruzione del Mediterraneo di età arcaica. Lo storico e archeologo Giancarlo Germanà (Accademia di Belle Arti di Palermo) tratterà di vincitori e vinti nella Sicilia tra arabi e normanni, focalizzandone gli aspetti iconografici. Lo storico Emiliano Beri (Università degli Studi di Genova, Laboratorio di storia marittima e navale) parlerà della guerra di Cipro combattuta tra il 1570 e il 1573. Lo storico Carlo Bitossi (Università degli Studi di Ferrara) focalizzerà il tema degli imperi mediterranei prima e dopo Lepanto, tra relazioni e conflitti. L’antropologa Annalisa Di Nuzzo (Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli) parlerà delle «guerre sante» nell’Italia meridionale tra racconti popolari ed etnografia storica. Lo storico Carlo Ruta (direttore scientifico degli Annali e del Laboratorio) tratterà dei sistemi mediterranei e del sistema baltico rilevandone gli scenari divergenti in varie età. L’epistemologo Giuseppe Varnier (Università di Siena) focalizzerà l’idea elaborata dal filosofo Hegel del mondo mediterraneo.

I lavori saranno coordinati dall’archeologa Maria Costanza Lentini (già direttore del Parco Archeologico di Giardini Naxos). Il comitato scientifico del convegno è composto da Emiliano Beri, Annalisa Di Nuzzo e Carlo Ruta.

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