Pool Procura Agrigento al lavoro su “bolla” metano
La Procura di Agrigento, che ha notificato gli avvisi di garanzia ai vertici di ‘Italgas Reti’, sia regionali che nazionali, è al lavoro dallo scorso 12 dicembre per capire il motivo che ha provocato l’esplosione che ha causato 9 morti.
“L’esplosione è stata prodotta da una ‘bolla’ o ‘camera’ di metano innescata da una casuale scintilla”, aveva spiegato nei giornis corsi il Procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio.
“Si sta cercando di ricostruire la dinamica dell’esplosione e del successivo propagarsi della ‘palla di fuoco’ e dell’onda d’urto – aveva detto – Viceversa, sul come e sul perché si sia creata la ‘bolla’, e perfino sul punto esatto dove la stessa si sia creata (al momento localizzata al di sotto o in adiacenza della abitazione del civico numero 65 di via Trilussa), permangono dubbi che saranno sciolti dalle investigazioni tecniche e di polizia giudiziaria in corso”. Il pool di magistrati, con Patronaggio anche l’aggiunto Salvatore Vella, Sara Varazi e Chiara Bisso, indaga per i reati di disastro colposo ed omicidio colposo plurimo.
La Procura precisa: “Gli avvisi sono stati notificati unicamente a garanzia dei possibili indagati”
“In relazione alle notizie uscite in queste ore sulle maggiori agenzie di stampa e sulle testate on line di diversi quotidiani, in ordine al disastro di Ravanusa, la Procura della Repubblica di Agrigento, nel confermare l’invio di 10 avvisi di garanzia nei confronti di dirigenti e tecnici della società Italgas Reti, precisa che gli avvisi sono stati notificati unicamente a garanzia dei possibili indagati dovendosi svolgere accertamenti tecnici irripetibili sui luoghi, sulle reti e sui materiali degli impianti di distribuzione del metano”. Lo rende noto il Procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio. “Il collegio peritale, in particolare, coordinato dal Procuratore aggiunto Salvatore Vella, effettuerà operazioni di scavo, di campionamento di terre di scavo, analisi visive e strumentali, a partire dal giorno 4.1.022- continua – Ulteriori notizie, nel rispetto del segreto investigativo e a garanzia della privacy degli indagati, perdurando la rilevanza pubblica dei fatti, saranno fornite in prosieguo unicamente con comunicati ufficiali di quest’Ufficio secondo la nuova normativa vigente”.