I dieci anni dell’Ente Fauna Mediterranea

Condividi questo articolo?

Sono passati 10 anni da quando, il 5 marzo del 2012, un biologo marino (Francesco Tiralongo), un biochimico (Daniele Tibullo) e un geologo (Sebastiano Bellomo), uniti dal comune interesse per lo studio e la protezione della biodiversità marina, fondarono l’Ente Fauna Marina Mediterranea – Associazione Culturale Scientifica di Ricerca e Conservazione della Biodiversità Marina, una associazione che in pochi anni ha raggiunto importanti traguardi, sia sul fronte delle attività didattiche e di sensibilizzazione ambientale, sia sul fronte prettamente scientifico.

Pubblicità

Inoltre, l’Ente oggi conta 3 delegazioni in altre regioni italiane (Lazio, Campania e Sardegna) più una siciliana con sede a Barcellona Pozzo di Gotto. La sede centrale e operativa dell’Ente è ad Avola, nella costa sudorientale della Sicilia, un posto strategico per il monitoraggio della biodiversità marina. Quindi il 5 marzo 2022, i tre soci fondatori hanno festeggiato ad Avola i 10 anni di esistenza dell’Ente, condividendo il momento tramite i social con i loro soci e collaboratori.

Pubblicità

Il nuovo presidente, Sebastiano Bellomo, che ha recentemente preso il posto di Daniele Tibullo, commenta: “L’Ente è una associazione no-profit nata dalla volontà e passione di noi 3 soci fondatori a cui, in breve tempo e in modo sempre crescente, si sono uniti altri appassionati e studiosi dell’ambiente marino. Siamo fieri di poter dire che, partendo da zero ed esclusivamente con le nostre forze, siamo riusciti a raggiungere traguardi di un certo livello ma, soprattutto, puntiamo per il prossimo decennio a voler fare ancora di più”.

“Sono stati 10 anni intensi di eventi ed emozioni – commenta Daniele Tibullo, ex presidente dell’associazione – ma le nuove sfide che ci aspettano sono ancora più entusiasmanti e cercheremo di fare sempre più per la comunità e per l’ambiente marino mediterraneo”.

Conclude il vicepresidente, Francesco Tiralongo, responsabile nazionale del progetto AlienFish, progetto nato proprio all’interno dell’Ente, affermando che “un grande contributo ci viene offerto dai cosiddetti scienziati cittadini, molti dei quali sono pescatori locali di professione che consideriamo veri amici. Grazie a loro, infatti, riusciamo a monitorare in modo continuo e piuttosto efficace la presenza e l’espansione delle specie aliene invasive nei mari italiani e siciliani in genere”.

Insomma, l’Ente Fauna Marina Mediterranea (EFMM) rappresenta una realtà che dimostra come, partendo dal basso e dal piccolo, con un bel po’ di volontà e il giusto tempo, si possono raggiungere traguardi importanti e utili per la comunità e per l’ambiente. 

Nella foto,  Tibullo, Bellomo, Tiralongo 

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.