Regge ma ancora per poco la tregua dal caldo record che il mese di luglio ha stretto l’Italia nella sua morsa. Oggi 31 luglio 2022 la giornata si presenta più ‘fresca’ delle precedenti. Infatti sono solo 4 le città da bollino rosso, secondo il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute.
Il livello di allerta 3, il massimo, riguarda Catania, Frosinone, Palermo e Roma. Ben 8 le città oggi a livello di allerta zero, bollino verde: Milano, Brescia, Torino, Trieste, Venezia, Pescara, Verona e Viterbo.
Questi i livelli di rischio:
Livello 0 – Condizioni meteorologiche che non comportano rischi per la salute della popolazione; Livello 1 – Pre-allerta. Condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un’ondata di calore; Livello 2 – Temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione, in particolare nei sottogruppi di popolazione suscettibili; Livello 3 – Ondata di calore. Condizioni ad elevato rischio che persistono per 3 o più giorni consecutivi.
Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, avverte che questa tregua dal caldo avrà i giorni contati: infatti, con l’avvio di Agosto avanzerà per l’ennesima volta in questa folle Estate l’anticiclone africano. Dopo un Lunedì in prevalenza soleggiato e ancora con temperature non troppo bollenti, da Martedì l’invasione di masse d’aria calda in arrivo direttamente dal deserto del Sahara causerà un sensibile aumento delle temperature.
I valori massimi, giorno dopo giorno, continueranno a salire inesorabilmente fino a raggiungere nuovamente picchi prossimi ai 40°C come ad esempio a Milano, Bologna, Padova, Pavia, ma anche Firenze, Roma, Terni e sulle zone interne di Puglia, Sicilia e Sardegna. Il tempo si stabilizzerà e le giornate trascorreranno sotto un sole cocente e una rara presenza di nubi. Lo scudo anticiclonico lascerà qualche pertugio solamente su parte del Nord, dove correnti più fresche e instabili potrebbero insidiarlo, riuscendo a far breccia, con il rischio di temporali in particolare nella seconda parte della settimana, specie sull’arco alpino.