Dopo ‘Agata’, ecco ‘Barbara’. Entra in servizio anche il secondo dei dieci moderni treni per la metropolitana di Catania, il cui acquisto è stato finanziato dalla Regione siciliana con i fondi europei. Questa mattina il primo viaggio del nuovo convoglio, intitolato alla santa protettrice dei minatori, sulla tratta Stesicoro-Giovanni XXIII, dove lo scorso primo aprile aveva debuttato anche l’elettrotreno intitolato alla patrona di Catania. “La metro di Catania sta riuscendo a coniugare lo sviluppo costante dell’infrastruttura al rinnovo del materiale rotabile, obiettivi della ‘cura del ferro’ attuata dal governo Musumeci in Sicilia”, sottolinea l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, intervenuto al viaggio inaugurale di ‘Barbara’. Presenti anche il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, il commissario e il direttore di Fce, Virginio Di Giambattista e Salvo Fiore, gli assessori comunali all’Urbanistica e alla Mobilità, Enrico Trantino e Pippo Arcidiacono.
“In questi anni – aggiunge Falcone – la Regione, grazie a diversi ingenti finanziamenti, è divenuta motore della crescita di Fce con benefici concreti per la mobilità del capoluogo etneo. Dopo ‘Agata’, ‘Barbara’ e il terzo treno già arrivato in città, proseguiranno le consegne dei nuovi convogli con la cadenza di un mese e mezzo circa fra l’uno e l’altro. Entro l’anno la metro di Catania potrà contare su una flotta di treni tutti nuovi di zecca, un rinnovamento che viene già apprezzato ogni giorno da migliaia di utenti”.
L’acquisto delle dieci nuove unità di trazione destinate alla metropolitana etnea è stato finanziato dal dipartimento regionale delle Infrastrutture con le risorse del Po-Fesr Sicilia 2014-2020 per un importo complessivo di 42 milioni di euro, sulla base di una convenzione siglata nel 2018 con la gestione governativa della Fce. Il costo di un singolo treno è di 3 milioni 630mila euro. Le nuove unità di trazione tipo CT0, progettate e costruite interamente da Titagarh Firema Spa, sono studiate appositamente per le linee della metropolitana di Catania. Ogni unità di trazione bidirezionale è costituita da due veicoli con casse in lega di alluminio, ciascuno con una cabina di guida ad ogni estremità, entrambe motrici. Ciascuna vettura ha quattro porte di accesso per fianco e sia gli ambienti passeggeri che le cabine di guida sono dotate di impianti di climatizzazione innovativi e a basso impatto ambientale.
“Il ministero delle Infrastrutture sta investendo oltre 1,5 miliardi di euro nella metropolitana di Catania perché la mobilità sostenibile è un punto centrale del nostro programma. Anche alle nostre latitudini finalmente arrivano modernità e normalità nei trasporti, così come nel resto del paese”. Lo ha dichiarato il sottosegretario alle Infrastrutture e alla mobilità sostenibili Giancarlo Cancelleri, durante l’inaugurazione del secondo dei nuovi treni Titagarh Firema della metropolitana di Catania.
“Oltre ai nuovi treni – prosegue il ministro – sono finanziate le nuove tratte per arrivare fino all’aeroporto di Catania da un lato e a Paternò dall’altro lato. Aumentiamo la flotta dei treni: saranno 10 i nuovi e, a scaglioni, altri 15 entro il 2026, per dare a Catania sempre di più un’infrastruttura dallo standard europeo ed assicurare la decongestione del traffico automobilistico con una mobilità alternativa più intelligente”.
Il ministero, conclude Cancelleri , sta prevedendo una norma che assegna a Fce 5,2 milioni di euro ogni anno per estendere il servizio di metropolitana dalle 6 fino alle 24 e per intensificare la frequenza non più ogni 15 minuti ma ogni 10 minuti”.