Beni per un valore di circa 500mila euro sono stati confiscati a un imprenditore 84enne originario del comune di Valguarnera Caropepe (Enna), ora emigrato all’estero, già sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a seguito del suo coinvolgimento, a partire dai primi anni 2000, in processi di mafia nel quale è stato comunque assolto.
I finanzieri del Comando provinciale di Enna hanno dato esecuzione a un provvedimento emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia nissena. Le indagini economico-finanziarie, affidate al nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Enna, hanno dimostrato che l’imprenditore disponeva di fonti di reddito incompatibili con il patrimonio immobiliare realizzato.
Il provvedimento di confisca riguarda cinque fabbricati e sette fondi agricoli, tutti nei territori di Enna e Valguarnera Caropepe, tra i quali una lussuosa villa che, secondo quanto indicato da alcuni collaboratori di giustizia, sarebbe stato luogo di incontro di importanti esponenti di Cosa Nostra, anche latitanti. Tutti i beni erano già stati sottoposti a sequestro di prevenzione dagli stessi finanzieri a luglio del 2020 e affidati, per la gestione, a un amministratore giudiziario incaricato dal Tribunale.