Nell’ambito della manifestazione “Le Notti di BCsicilia” si terrà oggi mercoledì 31 agosto a Nicosia l’iniziativa dal titolo “Viaggio nell’Arte sacra: visita guidata al Museo Diocesano”. L’appuntamento è fissato per le ore 21,00 a Largo S. Biagio, 2. Dopo gli interventi del dott. Luigi Bonelli, Sindaco di Nicosia, della dott.ssa Laura Eremita, Presidente Lions Club Nicosia e del dott. Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia, inizierà la visita guidata dalla prof.ssa Lella Russo, Direttrice del Museo Diocesano. L’iniziativa è organizzata da BCsicilia in collaborazione con il Comune di Nicosia, il Museo Diocesano e il Lions Club. Per informazioni email: segreteria@bcsicilia.it – Tel. 346.8241076 – Fb: BCsicilia – Tw: BCsicilia.
L’ex Monastero delle Benedettine e la Chiesa monumentale di San Biagio dal 2018 ospitano il Museo Diocesano di Arte Sacra. Tesori che un tempo abbellivano le chiese o facevano parte del corredo liturgico nelle celebrazioni, provenienti da tradizioni lontane, oggi si possono ammirare nel suggestivo percorso del complesso museale.
Tutte le opere esposte, dai dipinti alle sculture, dagli argenti ai manufatti tessili, sono il risultato di committenze che hanno fatto di Nicosia una culla dell’arte nel cuore della Sicilia lungo l’arco dei secoli. Dalle tavole quattrocentesche del soffitto ligneo della chiesa di S. Nicola alla tavola di Sant’Eligio vescovo (1536) del De Matta, dalle tele della prima metà del Seicento, il cui vertice è nel Martirio di S. Bartolomeo, capolavoro del De Ribera, alle pale d’altare settecentesche del Velasco che eternano un’armonia neoclassica, traspira un tangibile desiderio di intravedere l’Eterno. Grazie ai dipinti cinquecenteschi del Mirabella e del Filingeri, ma soprattutto alle seicentesche sculture di Giambattista e Stefano Li Volsi, passando per le tele del Randazzo, è possibile conoscere la raffinata scuola artistica nicosiana.
L’allestimento museale è attualmente impreziosito dalla mostra A tu per tu con Filippo Randazzo (10 agosto-13 dicembre 2022). Dai primi decenni del Settecento giunge a noi il linguaggio pittorico di un maestro che, formatosi all’ombra della grande arte seicentesca, interpretata con originalità classicista, oggi ci prende per mano e ci guida verso i misteri della sua pittura e del sacro. Teorie di santi e schiere angeliche in devota contemplazione della Vergine con il Bambino trasportandoci in un’atmosfera sognante, quasi porcellanata, ci invitano a recuperare una dimensione orante attraverso la forza delle immagini.
Nell’immagine,“Martirio di S. Bartolomeo”, Jusepe de Ribera, detto lo Spagnoletto 1624.