di Luigi Asero
Non basta l’autostrada colabrodo con oltre 30 interruzioni e deviazioni di percorso più innumerevoli rallentamenti. Non bastano i continui incidenti, spesso colpa di automobilisti indisciplinati ma comunque anch’essi causa di rallentamenti che adesso viene meno anche una delle principali aree di sosta, quella appunto di Sacchitello Nord, per intendersi l’area di rifornimento e ristoro poco prima dello svincolo di Enna in direzione Palermo.
Questo significa, come tante testate hanno subito sottolineato che per ben 160 Km, dall’area Gelso Bianco subito dopo l’inizio dell’autostrada e fino a Caracoli, gli automobilisti non avranno neanche un posto di fermata e ristoro né per sgranchire le gambe, né per un rifornimento di carburante né -tantomeno- per una eventuale necessità fisiologica.
Secondo Anas la chiusura sarebbe dovuta a problemi economici relativi alla attuale gestione di stazione di servizio e punto Autogrill e le relative catene -appunto Eni e Autogrill- avrebbero comunicato che nel giro di poche settimane la problematica dovrebbe essere risolta con l’assegnazione a nuovo gestore.
Intanto le “poche settimane” in Sicilia sappiamo tutti che potrebbero essere un tempo variabile che va da poche settimane -appunto- a poche centinaia di settimane messe insieme. Inoltre va segnalato che da anni ormai anche l’area della piazzola Ferrarelle, in territorio di Caltanissetta, piazzola dedicata al solo riposo per emergenza è a sua volta chiusa e “ostaggio” di infiniti cantieri. Insomma, prima di mettersi alla guida in direzione Palermo è ormai opportuno verificare bene livello del carburante, stati di necessità fisiologici e quant’altro potrebbe nuocere al benessere psicofisico perché come per qualsiasi strada in Sicilia il motto è “Lasciate ogni speranza o voi che entrate”.
Automobilista avvisato, automobilista mezzo salvato.