Duro colpo alla famiglia mafiosa di Misilmeri- Belmonte Mezzagno, nel Palermitano. Alle prime ore di oggi i carabinieri di Misilmeri e del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare in carcere per i reati di associazione di tipo mafioso ed estorsioni aggravate dal metodo mafioso. I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Palermo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
L’indagine, avviata nel gennaio 2021, ha consentito “di comprovare la perdurante operatività di quell’articolazione mafiosa, organicamente inserita nel mandamento mafioso di Misilmeri-Belmonte Mezzagno” e caratterizzata “da uno spietato ricorso alla violenza e all’imposizione del pizzo a commercianti ed imprenditori del territorio”.
L’attività d’indagine, sviluppata attraverso non poche difficoltà dovute al modus operandi degli indagati, ha consentito di acquisire gravi indizi sull’evoluzione strutturale ed operativa della famiglia di Misilmeri, sulla identificazione degli appartenenti al clan e sul condizionamento del tessuto socioeconomico attraverso il potere mafioso della famiglia di
Sarebbe Michele Sciarabba il nuovo capo della famiglia mafiosa di Misilmeri, nel Palermitano. Al suo fianco, Alessandro Ravesi. E uno dei particolari che emerge dall’indagine dei carabinieri del Comando provinciale di Palermo, coordinata dalla Dda, che questa mattina ha portato all’arresto di sei persone appartenenti alla famiglia di Misilmeri-Belmonte Mezzagno. I due, sottolineano gli investigatori, avrebbero coordinato l’attività nei settori tipici di controllo di Cosa Nostra, “curando il mantenimento dell’ordine sul territorio e adoperandosi per risolvere le controversie tra privati in alternativa allo Stato, e per le estorsioni”. Gli indagati si sarebbero attivati anche per il sostentamento degli affiliati al clan che si trovano in carcere.
Diverse le operazioni messe a segno, negli ultimi 15 anni, dal Comando provinciale dei carabinieri di Palermo, coordinato dalla Dda, contro gli esponenti delle famiglie mafiose del mandamento di Misilmeri- Belmonte Mezzagno: Perseo (2008), Sisma (2009 e 2011), Jafar e Jafar 2 (2015), Cupola 2.0 (2018/2019) e Limes (2022).
Dall’imposizione del pizzo a imprenditori e commercianti alla gestione dell’attività di trasporto di malati e di servizi funebri. Erano questi i principali interessi della famiglia mafiosa di Misilmeri-Belmonte Mezzagno colpita questa mattina da un’operazioni dei carabinieri del Comando provinciale di Palermo, coordinata dalla Dda, che ha portato all’arresto di sei persone appartenenti al clan del Palermitano. Tra gli episodi di estorsione scoperti durante le indagini, quella a un imprenditore del settore edile impegnato nella realizzazione di un grosso impianto di rifornimento di carburanti; quella al proprietario di diversi supermercati e a un imprenditore di un’azienda avicola.