La “Fondazioni Orestiadi” a Gibellina presenta le nuove donazioni dell’anno 2021\2022

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Ignazio Cusimano Schifano, Nikos Moschos, Carlo La Monica, Cécile Hummel, Domenico Pellegrino, Hadeel Azeez – Venerdì 21 ottobre 2022 ore 17, Museo delle Trame Mediterranee Baglio Di Stefano, Gibellina

Ritorna domani venerdì’ 21 ottobre alle ore 17,00 al Baglio Di Stefano, l’appuntamento annuale con cui la Fondazione Orestiadi di Gibellina presenta al pubblico le donazioni fatte nel corso dell’anno all’istituzione siciliana, e le opere realizzate dagli artisti in residenza. 

Ignazio Cusimano Schifano, Nikos Moschos, artisti in residenza seguiti da Francesco Piazzae Carlo La Monica, Cécile Hummel, Domenico Pellegrino, Hadeel Azeez, con le loro donazioni sono gli artistiche tra il 2021 e il 2022 hanno collaborato con la propria opera ad arricchire la collezione del Museo delle Trame Mediterranee diretto da Enzo Fiammetta, sulla scia di un percorso da tempo consolidato nell’arte contemporanea. 

Tra pittura, fotografia e installazioni, ciascuno degli artisti ha lasciato la testimonianza tangibile del proprio lavoro, svolto nell’ambito di una residenza artistica, come per l’opera in acrilico su lino Subcutaneous displacements dell’artista greco Nikos Moscos, e del dipinto in olio e smalto dal titolo Maria e Giulia del pittore Ignazio Cusimano Schifano; o nel corso di progetti condivisi tra Fondazione e altri partner, come nel caso del festival internazionale open air e site specific Images Gibellina,  a seguito del quale la fotografa svizzera Cécile Hummel, tra le artiste dell’ultima edizione, ha donato la sua opera fotografica Giardino Tasca #1.

Approda alla Fondazione Orestiadi anche Domenico Pellegrino, “l’artista della luce”, con Sicilia una delle sue celebri luminarie in legno, pittura, e smalti che entra a far parte del Museo delle Trame Mediterranee alla fine di un progetto che ha messo in rete tutte le più importanti istituzioni siciliani del contemporaneo.

La giovane artista irachena Hadeel Azeez dona una delle opere provenienti dalla sua ultima personale a Palazzo Sant’Elia: Blue vein and elettric brain, un lavoro in pastelli a olio su cartoncino dalle forme fluide, gassose, metamorfiche che caratterizzano la cifra stilistica dell’artista.

Chiude la rosa delle donazioni l’artista e artigiano gibellinese Carlo La Monica che è invece uno dei testimoni della più florida stagione delle Orestiadi che hanno visto arrivare a Gibellina i grandi maestri dell’arte come Toti Scialoja, Pietro Consagra, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, solo per citare alcuni.

Recentemente l’ICOM, nella sua sessione plenaria, dello scorso agosto, a  Praga, ha  rivisto la definizione di museo, che viene definito come “un’istituzione  senza scopo di lucro e al servizio della società, che (…) promuove la diversità e la sostenibilità che offre esperienze (…) per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”.

La Fondazione Orestiadi e il suo Museo delle Trame Mediterrane, come ogni anno presentano i lavori  realizzati dagli artisti in residenza e quelle donate da altri alla nostra istituzione.

Con le residenze il nostro museo coltiva la riflessione. Con le donazioni gli artisti promuovono e condividono con noi la loro conoscenza.

Le residenze di Nikos Moscos e Ignazio Cusimano Schifano sono le ultime di  una pratica  che ha portato nella nostra città artisti da tutto il mondo, che hanno trovato in questi luoghi lo spirito e l’essenza della loro arte e conferma della stessa nel rapporto con la comunità.

Le donazioni, anche quelle, ci giungono da chi ha percorso con noi e condiviso parte del nostro progetto.

Cécile Hummel, artista svizzera, dona la sua opera a conclusione del festival biennale della fotografia, che porta in città nelle sue edizioni artisti e persone da ogni parte del mondo.

L’opera di Domenico Pellegrino ci giunge alla fine di un suo progetto che ha legato in un unico percorso le principali istituzioni siciliane del contemporaneo.

Le preziose miniature dell’artista irachena Hadeele Azeez dal progetto espositivo che la Fondazione Orestiadi ha presentato recentemente al palazzo Sant’Elia di Palermo.

L’opera del gibellinese Carlo La Monica è testimonianza del suo percorso artistico, che lo ha visto collaborare con i grandi maestri della stagione epica delle Orestiadi.

Altre donazioni di alcuni preziosi manufatti per la sezione di arti decorative seguono la logica virtuosa di chi riconosce nel museo il luogo che interpreta ed espone il patrimonio di una comunità che per noi è quella che unisce le culture del Mediterraneo, dichiara Enzo Fiammetta, direttore del Museo delle Trame Mediterranee.

ALCUNE DELLE OPERE IN MOSTRA

Hadeel Azeez 

Blue vein and elettric brain 

Pastelli a olio su cartoncino, 2020

Dim. 70 x 100 cm 

Ignazio Cusimano Schifano

Maria e Giulia 

Olio e smalto su carta, 2022 

Dim. 150 x 140 cm

Cécile Hummel

Giardino Tasca  #1

Stampa Giclèe su Permajet Matt, 2017

Dim. 142 x 100 cm  _  Ed. 3/3 +1  A.P.

Carlo la Monica

Primordio tavola 1 

Acrilico su tela, 2019. 

Dim. 135 x 135 cm

Nikos Moschos

Subcutaneous displacements 

Acrilico su lino, 2022 

Dim. 156 x 149 cm

Domenico Pellegrino

Sicilia 

Luminaria e legno, pittura, smalti e acrilici, 2016 

Dim. 131 x 200 cm Nella foto, Fondazione Orestiadi, Il Baglio Di Ste

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