Santi Maria Randazzo svela i segreti di Inessa, la città etnea perduta

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di Vito Padula

È una sorta di Atlandide, la città perduta Aitna-Inessa? È mito, o leggenda, o realtà da scoprire? Le “tracce” che si hanno dell’esistenza di Atlantide così come di Aitna-Inessa ci  portano indietro nel tempo, risalgono a diversi millenni fa e sono riscontrabili quasi esclusivamente negli scritti di antichi storici.

Probabilmente il “parallelismo” tra Atlandide e Aitna-Inessa può apparire esagerato, ed esagerato, infatti, lo è tenuto conto delle loro configurazioni, soprattutto territoriali: un’isola scomparsa, una città perduta. E pur tuttavia sussistono punti di “contatto” fra le due “presunte “ realtà. Della leggendaria isola di Atlantide si ha notizia per la prima volta da Platone nel quarto secolo A.C. facendola risalire a novemila anni prima; di Aitna Inessa ne parla Diodoro Siculo nel quarto secolo che ne colloca l’origine in lontani periodi precedenti. Le differenze sostanziali fra i due “casi” sono contemporanee. Per Atlantide tante e tante ricerche, per Aitna-Inessa poco interesse, o per meglio dire pochi approfondimenti da parte degli studiosi.

Una premessa per dire che ora è stato edito una specifico lavoro sulla città Siciliana perduta: “Inessa, Città di Sicilia sacra e nobilissima” che porta la firma del ricercatore Santi Maria Randazzo. Il libro verrà presentato mercoledì prossimo 18 gennaio nella sede dell’Istituto per la Cultura Siciliana, a Catania.

Questo “Inessa, Città di Sicilia sacra e nobilissima” svela momenti ignoti o ignorati della storia di una Sicilia sconosciuta che si dovrebbero conoscere poiché, a nostro avviso, costituiscono le “radici” di una Sicilia che fu anche Nazione: indica la “possibile” località dove sorgeva l’importante insediamento urbano e il ruolo che la collettività che lo abitava ebbe nello sviluppo delle civiltà del Mediterraneo.

Afferma Santi Maria Randazzo: Nei racconti degli storici antichi abbiamo più volte incontrato cronache che parlano dell’antichissima città di Inessa; dai contenuti di tali racconti ci siamo formati l’onesta convinzione che tale città venne fondata da quelle popolazioni provenienti dalle isole del Mediterraneo del Sud, in prevalenza originarie dell’isola di Creta, con presenze rilevanti di elementi provenienti dall’isola di Rodi, probabilmente verso il XII-XI secolo a.C. (…) L’antica città di Inessa fu fondata nel sito corrispondente al sito dell’odierna Motta Santa Anastasia ed ha una origine Acheo-Cretese–Rodiota relativamente all’epoca in cui venne chiamata con tale nome nel XII-XI secolo a.C.; venendo successivamente rinominata Etna nel 461 a.C. dai profughi siracusani che avevano precedentemente occupato Katana, avendola chiamata Etna nel 475 a.C., e da cui vennero scacciati nel 461 a.C.

Motta Santa Anastasia potrebbe aver avuto un nome o più nomi anteriori ad Inessa, ma di cui non abbiamo saputo trovate alcuna memoria storica”

Scrive nella prefazione del libro la professoressa Cristina Soraci: “Quanti si accingeranno a leggere l’opera di Santi Maria Randazzo sapranno apprezzarne la forza comunicativa, la modalità narrativa rispettosa delle sequenze cronologiche e la volontà di consegnare a un vasto e spesso ignaro pubblico una possibile ricostruzione di un mondo che non c’è più ma che, al contempo, vive in ognuno di noi.”

L’AUTORE

Santi Maria Randazzo nasce a Catania il 24 maggio 1952 e risiede a Motta Santa Anastasia. Laurea in Pedagogia con 110 e lode con tesi sulla delinquenza minorile. Ha praticato l’Atletica Leggera, campione  regionale 1970 lancio del martello, ed il Rugby con il CUS Catania. Ha svolto indagini sulla devianza minorile per conto della Provincia di Catania e sul lavoro nero minorile per conto del Provveditorato agli Studi di Catania; dal 1978 al 2013 ha lavorato presso il Comune di Catania. Ha fatto parte del Comitato Provinciale per la Prevenzione delle Tossicodipendenze e dell’Osservatorio Permanente sulle Problematiche dell’Età Minorile. Ha ricoperto ruoli dirigenziali sindacali e politici. Nel 2013 ha pubblicato il libro “ Motta Santa Anastasia, dalle antiche origini fino alla metà del XV secolo”. Nel 2019 ha pubblicato il libro “ Il Ritorno degli Aragonesi in Sicilia”, con l’introduzione di Henry Bresc. Nel 2021 ha pubblicato il libro “ Il Rugby a Catania”. Sempre nel 2021 ha pubblicato il romanzo storico “ Da Staten Island a Marsala: la lunga marcia di Garibaldi”.

LA PRESENTAZIONE di INESSA, CITTA’ DI SICILIA SACRA E NOBILISSIMA

Mercoledì 18 gennaio 2023 ore 18

Istituto per la Cultura Siciliana – Catania, via Di Stefano n. 25

Partecipanti:

Santi Maria Randazzo,

Luigi Asero, presidente Istituto per la Cultura Siciliana

Presenterà il libro il dottor Giovanni Fragalà (ISPC CNR)

Relatrice la professoressa Cristina Soraci

Nella foto, Santi Maria Randazzo

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