VersanteEst, il progetto che vede protagoniste nove cantine del versante orientale del vulcano, ritorna domenica 26 febbraio proponendo ad appassionati e winelover un viaggio tra le differenti interpretazioni di uno dei vitigni principe dell’Etna. Appuntamento alle 10.00 nella splendida location di Contrada Sciarelle, in via Sciarelle, a Viagrande dove l’azienda Tenute Mannino di Plachi ospiterà l’ottava tappa in programma. Focus della giornata “Le declinazioni del Nerello Mascalese”, espressione autentica del nostro Mungibeddu che sarà presentato nelle versioni rosso, rosato e spumante. File rouge della giornata l’arte in tutte le sue forme: dalla fotografia alla lettura, dalle vigne ai calici delle etichette protagoniste, perché come diceva qualcuno: “Il grande vino è un’opera d’arte in evoluzione”.
Un programma intenso che promette emozioni a tutto tondo, in un clima di convivialità e allegria, in pieno stile VersanteEst, stuzzicherà la fantasia dei presenti. Tra l’originalità delle opere esposte create da Nunzio Russo e Massimo Faraci e un book pairing con le letture davanti al caminetto di Dalila Salonia proporremo un viaggio polisensoriale che abbraccerà il mondo enologico etneo: dai rossi ai rosati passando dalle bollicine per conoscere direttamente dai produttori la loro idea di Nerello Mascalese.
«Questo bellissimo viaggio ci ha insegnato non solo a rinforzare la collaborazione, già esistente tra noi, ma ci ha spronato a raccontare ancora meglio parte di un grande territorio che è l’Etna- racconta Giorgio Mannino, oggi alla conduzione accanto a suo padre Giuseppe dell’azienda – l’idea di collaborare tutti insieme e presentare nove appuntamenti ci ha dato lo stimolo per trovare nuove prospettive da esplorare. Farlo tutti insieme, senza protagonismi ma in una coralità di diverse espressioni è qualcosa di diverso, è sempre una grande festa alla base della quale c’è un continuo confronto positivo».
«Non parliamo solo di vini ma anche di tradizioni e delle personali idee enologiche che ognuno di noi porta avanti- fa eco Simone Foti, al timone dell’azienda I Vigneri – credo che la forza di questo progetto sia da un lato la presenza di diverse generazioni a confronto, oggi alla guida delle aziende protagoniste, e dall’altro il desiderio comune di fare crescere questa parte di Etna. VersanteEst nasce con l’idea di raccontare una parte della produzione vitivinicola che si fa in questa zona della Sicilia, di promuovere l’Etna, l’enoturismo e il territorio».
Una giornata che promette un
In degustazione come di consueto oltre i vini dei padroni di casa l’intera squadra di VersanteEst con le personali interpretazioni del grande protagonista della giornata:
Barone di Villagrande – Etna Rosato 2022
Benanti- Lamorèmio metodo classico brut rosato 2019 in formato magnum
Palmento Biondi- Outis Rosso 2020
Gambino- Tifeo rosso 2019
Terra Costantino- Un’annata storica del Rosato
I Vigneri – Palmento e un’anteprima
Cantine Nicosia – Sosta Tre Santi Etna Brut Rosato metodo classico 2020
Murgo – Murgo Brut rosé magnum 2018
E Tenute Mannino di Plachi- Caterina di plachi spumante metodo classico millesimato etna doc bianco annata 2018 sboccatura 2022
Ottava tappa di nove, la giornata di domenica 26 febbraio presenterà un connubio vino-arte che permetterà agli ospiti presenti di conoscere in prima persona etichette e produttori.
Questo il programma
Alle10.30 con la consueta visita in vigna
11.30 La “Colazione del vignaiolo” con Pane Condito e degustazione di un vino Tenute Mannino
A seguire visita guidata del palmento e della mostra a cura di Nunzio Russo e Massimo Faraci
13.00 Presentazione dei vignaioli del VersanteEst
13.30 Pranzo con banco assaggio dei vini VersanteEst
14.30 “Leggere un vino e degustare un libro” accanto al caminetto in compagnia dell’autrice di “Vincanto” ed “Eufloria” – Dalila Salonia per assaporare “l’abbinamento perfetto”: vino e libri
Una giornata all’insegna di un connubio perfetto: arte e vino dove l’interpretazione dei produttori sarà affidata al Nerello Mascalese che ne racconterà attraverso i calici le sue espressioni più autentiche.
Bio degli artisti
Dalila Salonia – DNA irrimediabilmente creativo, sommelier e divulgatrice enogastronomica. Laureata in Lettere, scrive di enogastronomia presso riviste di settore e collabora con tour operator di vacanze di lusso. Ama esplorare il legame tra il vino e le altre forme d’arte, attraverso l’organizzazione di eventi enoculturali, cene tematiche e (per) corsi alternativi. Come sommelier si è formata presso l’Alma Wine Academy, la rigorosa scuola internazionale di Gualtiero Marchesi con sede a Parma.
Nunzio Russo- Pittore e Fotografo inizia a frequentare gli ambienti artistici di Firenze inseguendo una ricerca pittorica sotto il maestro anacronistico Tano Brancato. Nelle Marche lavora come scenografo realizzatore, a progetti teatrali e televisivi, nonché in ambiti privati e associato a studi d’architettura. Attraverso la sperimentazione si avvicina alla street photography narrando un linguaggio fotografico di vita quotidiana. Cattura un tempo e un luogo così perfettamente da permetterci di sentirli come se li avessimo vissuti. La sua delicatezza e drammacità toccano il cuore come gli odori che per un attimo ci fanno tornare bambini.
Massimo Faraci – Dipingere per lui significa dedicarsi alla ricerca di un tratto pittorico a lui più congeniale. Ha esposto in moltissime mostre collettive e personali in tutto lo stivale. Annulla qualsiasi traccia della realtà, optando per il modulo dell’informe, verso un gesto pittorico nervoso istintivo e nero, suggerendone caos, casualità e atemporalità. È un astratto lontano dal tutto e vicino solo al pittore che svuotato del quotidiano ritorna infante, riempiendosi le mani e i pensieri di cromie inquiete e mai finite. Vibrazione senza rumore ma armonica, rosso freddo e bianco caldo, nero sempre. Per lui, catarsi.