“La filiera olivicola siciliana è molto frammentata. E’ necessario trovare soluzioni per produrre di più, creare economia di scala, consorzi e sistemi di coltivazione innovativi”. Così il vice presidente della Regione Siciliana e assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino, durante la presentazione del concorso Morgantìnon.
In Sicilia l’olivicoltura continua a crescere e gli oli siciliani sono sempre più apprezzati in tutto il mondo. Circa 140 mila le aziende attive. La Sicilia, assieme a Puglia e Calabria, concorre alla produzione di circa l’80% dell’olio italiano. L’Ente di Sviluppo Agricolo, attraverso la SOPAT di Valguarnera e con la collaborazione del Libero Consorzio Comunale di Enna, il Comune di Aidone e il Servizio Ispettorato Agricoltura di Catania, ogni anno organizza un premio dedicato alle eccellenze siciliane dell’extravergine di oliva. Giunto all’11^ edizione, il concorso Morgantìnon è rivolto esclusivamente ai produttori della Regione Siciliana. Tra le finalità del premio: incentivare il comparto a produrre con standard qualitativi sempre più elevati. Le aziende che intendono partecipare hanno tempo fino al prossimo 10 marzo per inviare i campioni di olio.
Tutte le informazioni per partecipare al concorso si trovano all’interno del sito dell’Esa, www.entesviluppoagricolo.it nella sezione Morgantìnon.
Per info si può anche contattare la segreteria organizzativa al numero 0935.41063, mail: sopat.valguarnera@entesviluppoagricolo.it
Gli oli verranno sottoposti alle analisi sensoriali, svolte dalla Commissione di assaggio del Servizio Ispettorato Agricoltura di Catania dell’Assessorato regionale Agricoltura Sviluppo rurale e Pesca Mediterranea. Saranno effettuate anche le analisi fisico-chimiche.
Anche quest’anno – ha ricordato Luca Sammartino, vice presidente della Regione Siciliana e assessore all’Agricoltura – diamo seguito ad un prestigioso appuntamento per assegnare dei riconoscimenti ai produttori siciliani di olio. Un modo per premiare il loro lavoro, favorire una sana competitività e contribuire ad aumentare produttività e qualità. La filiera olivicola siciliana – ha aggiunto – è molto frammentata. E’ necessario trovare soluzioni per produrre di più, creare economia di scala, consorzi e sistemi di coltivazione innovativi. E’ inoltre importante tutelare l’olio siciliano, e più in generale quello italiano, dall’ingresso in Ue di prodotti esteri, di qualità inferiore e che non rispettano le nostre regole. In tal senso va ricordato: un olio che ha un prezzo troppo basso non è di qualità”.
“Il premio – ha spiegato Carlo Domenico Turriciano, Commissario Straordinario dell’Ente di Sviluppo Agricolo mira, ormai da anni, a divulgare il valore e l’importanza della qualità, stimolandone il miglioramento costante. Le potenzialità offerte dal mercato sono enormi e noi guardiamo con grande interesse, oltre al mercato nazionale, anche a quello internazionale, a cominciare dai nuovi importatori come Arabia Saudita e Corea del Sud. L’obiettivo del premio è anche quello di promuovere e valorizzare il territorio. Non a caso il premio si chiama Morgantìnon perché legato ad un’area di altissimo valore archeologico, storico e culturale: il sito di Morgantina ad Aidone (En)”.