Terremoto in Turchia magnitudo 7,9: oltre 2.650 morti e migliaia di feriti

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Allerta maremoto anche in Sicilia

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Una violentissima scossa di terremoto di magnitudo 7,9 ed è stato registrato a 23 chilometri a est di Nurdagi, nella provincia di Kahramanmaras,  nel sud della Turchia, al confine con la Siria. Numerose scosse di assestamento hanno seguito, la prima, con la più forte, 11 minuti dopo, di magnitudo 6,7.

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Il terremoto è stato avvertito anche in Libano, Grecia, Israele e Cipro.

L’Ufficio di gestione dei disastri e delle emergenze di Ankara, che dipende dal ministero del’Interno, ha reso noto che il sisma è stato registrato alle 4,17 ora locale, le 2,17 in Italia, ad una profondità di sette chilometri. Numerose scosse di assestamento hanno seguito, la prima, con la più forte, 11 minuti dopo, di magnitudo 6,7.

Oltre 2.650 i morti e migliaia di feriti tra Turchia e Siria. E’ l’ultimo bilancio delle violente scosse di terremoto che nella notte hanno colpito Turchia e Siria, secondo quanto riferito dal ministero della Sanità di Damasco. “La situazione è molto tragica, decine di edifici sono crollati nella città di Salgin”, ha riferito un membro dell’organizzazione siriana dei caschi bianchi, in un riferimento alla città situata a cinque chilometri dal confine con la Turchia.

il dipartimento della Protezione civile italiana, sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (Cat) dell’Ingv, ha diramato un’allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane. E stato raccomandato di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l’area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali, avverte in una nota il dipartimento.

Il maremoto consiste in una serie di onde marine prodotte dal rapido spostamento di una grande massa d’acqua. L’allerta indica la possibilità di un pericolo reale per le persone che si trovano vicino alla costa, specialmente se in zone poco alte, o addirittura più basse, rispetto al livello del mare. Anche un’onda di solo 0,5 metri di altezza può generare pericolose inondazioni e fortissime correnti.

Il dipartimento della Protezione civile, in raccordo con Ingv, Ispra e le strutture del Snpc, ha continuato a fornire tutti gli aggiornamenti disponibili sull’evoluzione dell’evento.

“È scattato l’allarme in tutto il Mediterraneo per un’eventuale onda di tsunami a partire dalla Sicilia e dalla Calabria. Siamo in costante contatto con l’ingv perché le notizie potrebbero variare e quest’onda potrebbe non arrivare”. Lo ha detto Luigi D’Angelo, direttore Operativo del Coordinamento Emergenze del Dipartimento della Protezione civile, al Gr1 Rai precisando che “la portata di quest’onda al momento sembra essersi ridimensionata dalle prime notizie”.

La Protezione civile siciliana, a seguito del terremoto fra Siria e Turchia, ha emesso un bollettino per un allerta tsunami sull’isola. “L’onda di impatto dovrebbe arrivare sulla costa siciliana alle 6.30 e su Siracusa‚ alle 6.39‚ a Catania‚ alle 6.40‚ a Messina e poi sul tirreno e Canale di Sicilia”, dice il Dipartimento., ma fortunatamente sulle coste siciliane l’onda non è arrivata.

Il capo della Protezione civile siciliana Salvatore Cocina, “in costante contatto con il DPC-Roma, ha avuto notizia che l’altezza di onda misurata in Turchia è molto più piccola del previsto e pari a circa 15 cm. Tuttavia i mareografi misurano successive onde, probabilmente causate da ulteriori scosse. Pertanto l’allarme, pur ridimensionato, permane”. “Il Dipartimento regionale della PC, tramite sala operativa e i dirigenti provinciali, ha attivato il sistema regionale ed è in contatto con le prefetture dell’isola e con i Sindaci dei Comuni costieri. Ai sindaci è stato raccomandato di attivare le procedure dei piani di PC, di avvisare la popolazione posta nei litorali bassi e nelle zone portuali per eventuale allontanamento. La Protezione civile ha avvisato il presidente Schifani che si trova a Catania e segue l’evolversi della situazione.

Si è fermata a scopo cautelativo, dalle 6.30, la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia, con possibile successiva estensione all’alta Italia a seguito dell’allerta diramata dal dipartimento della Protezione Civile, per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane

Dopo il ridimensionamento dell’allarme tsunami, una onda leggera è arrivata sulle coste del siracusano, a Portopalo di Capopassero. Ma non si registrano danni.

Verso le 7 è stata revocata l’allerta maremoto per possibili onde sulle coste italiane. 

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