Dalle scene della disperazione a pochi raggi di luce quando un 35 enne e un bimbo di sette mesi sono stati estratti ancora vivi dalle macerie.
Si aggrava ancora il bilancio delle vittime del terremoto in Turchia e Siria. In Siria ammonta a 5.273 morti, secondo l’ultimo bilancio pubblicato dall’Osservatorio siriano per i diritti umani. La Turchia ha confermato 24.617 morti, portando il numero totale delle vittime a 29.890. I dati relativi alla Siria sono suddivisi per aree: 2.063 nelle regioni controllate dal governo del presidente Bashar al Assad e 3.210 nelle aree sotto controllo dell’opposizione.
L’Osservatorio, organismo indipendente con sede a Londra e fonti interne alla Siria, stima che il numero totale dei morti raggiungerà i 7.000 nel paese e avverte anche che centinaia di persone risultano ancora disperse.
Intanto, un neonato di 7 mesi è stato estratto dalle macerie nel sud-est della Turchia, secondo quanto riferito domenica dall’emittente statale Trt. I soccorritori sono riusciti a salvare il bambino da un edificio crollato nella provincia di Hatay dopo 140 ore. Si erano accorti del bambino quando lo avevano sentito piangere. Un uomo di 35 anni è stato salvato nella stessa provincia dopo essere rimasto intrappolato sotto le macerie per 149 ore, secondo l’emittente. (Adnkronos)