“Ascoltate le vostre emozioni. Stimolate la consapevolezza di ciò che avviene nella vostra interiorità e non esitate a parlare, a chiedere aiuto e a non fare tutto da soli”.
È l’invito rivolto ai ragazzi del IV istituto comprensivo “Salvatore Quasimodo” di Floridia da Carlotta Mattiello, madre di Vittorio Andrei, in arte “Cranio Randagio”, rapper e celebrità di “X Factor” morto a Roma nel 2016, a soli 21 anni, per un mix fatale di droghe, durante una festa di compleanno finita in tragedia.
Quelle di Carlotta Mattiello sono parole cariche di dolore ma anche di speranza: «I ragazzi sanno bene ciò che fa male o che non va fatto. Anche Vittorio lo sapeva. Il problema è come riuscire a non cadere in certe situazioni. Perché nessuno è immune».
Gli studenti di seconda e terza della scuola secondaria hanno ascoltato con attenzione Carlotta Mattiello, che ha risposto alle loro domande e ribadito l’urgenza di conoscere la verità su quanto accaduto, mettendo i giovani in guardia dai pericoli del consumo di droghe.
«Ancora una volta – spiega Salvatore Cantone, dirigente del IV istituto comprensivo Quasimodo di Floridia – la scuola mostra l’impegno e la volontà di essere al fianco dei ragazzi anche per metterli in guardia da rischi e pericoli purtroppo sempre in agguato. Le parole, dirette e sincere, di Carlotta Mattiello hanno avuto il merito di andare oltre la didattica per arrivare dritte al cuore e alla mente dei ragazzi».
Nella foto, Mattiello, docente Katia Cantone, dirigente Cantone