Terzo weekend di musica world a Palermo con il “Nomad Music Festival”

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Terzo weekend di musica world disseminata per i locali di Palermo grazie al Nomad Music Festival. Questo fine settimana saranno due le giornate che porteranno nuove sonorità in giro per la città: venerdì 17 marzo la comunità del NMF si darà appuntamento alla Fabbrica 102, in via Monteleone, e sabato si sposterà per l’evento clou, cioè il party, al Mind House in via San Lorenzo 273.

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“L’ambizione del Festival è quella di creare una nuova scena musicale miscelando diversi generi musicali tra cui afrobeat, highlife, cumbia, afroblues, folk, samba, tropical ed elettronica. Il tutto con un occhio di riguardo per il cibo, biologico e a km zero”, dichiara il direttore artistico del festival, Gabriele Giannetto.

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Per il party di sabato 18 marzo l’appuntamento è al Mind House in via San Lorenzo 273 a Palermo dove a miscelare musica a partire dalle 20 ci sarà una successione di djs molto interessanti.

Ad aprire la serata ci penserà lei: Alejandra Arzola. Nata a Caracas, in Venezuela, è cresciuta sull’isola di Margarita, porta nel sangue i ritmi caraibici della sua regione. Appassionata di musica sin da bambina, comincia a collezionare vinili, durante il suo soggiorno a Barcellona dove ha modo di approfondire la cultura del disc jocking. Attualmente vive a Roma dove ha cominciato a specializzarsi in dj set su 7”, mixando musica di tutte le parti del mondo come il latin jazz, brazilian groove, afro-funk, boogaloo, middle-eastern soul e salsa. Collabora attivamente con “Tropico Disco Safari”, festa itinerante 100% in vinile, che ospita dj di riferimento della scena world insieme al suo amico e collega Marco Buscema.

Si continua la serata danzante con i suoni miscelati da “Dig This Way Records”, un’etichetta discografica indipendente di Milano nata dalla passione di Carlotta e Jacopo per i viaggi e la musica: la ricerca di vecchi dischi in vinile li ha spinti a viaggiare per l’Africa in lungo e in largo, dal Kenya al Marocco, dal Burkina Faso alla Costa d’Avorio, passando per il Benin ed il Togo, fino ad arrivare in Nigeria. Qui gli incontri con diversi artisti degli anni ’70/’80 hanno definito la missione di DTWR: ristampare una parte di quel patrimonio musicale con lo scopo di mettere in luce la realtà culturale e sociale che lo ha prodotto e di renderlo disponibile ad un più largo pubblico. Inoltre con i loro djset in giro per il mondo fanno divulgazione e condividono le sonorità scoperte in Africa, un lavoro antropologico che ha portato a salvare tanta musica che altrimenti sarebbe conservata dentro un vinile a prendere polvere in uno sgabuzzino chissà dove.

A seguire l’etichetta pioniera “Analog Africa” che pubblica musica africana e latinoamericana degli anni ’70: veri e propri piccoli tesori musicali, come Orchestre Poly-Rythmo de Cotonou con le loro gemme musicali dimenticate. Le compilation strabilianti che ne vengono fuori sono ben ricercate e corredate da libretti, fotografie rare, interviste e discografie complete. Musica dal mondo con i migliori suoni tropicali, funky e psichedelici dal passato al presente.

Il giorno prima il venerdì 17 marzo alla Fabbrica 102, Vincenzo Allotta e Roberto Orlando proporranno “Intervallo”, dj set che si dipana tra le sonorità sudamericane, quelle del funk e dell’afrobeat, passando per la musica araba. Un viaggio in formato vinile al quale parteciperà anche Ivanzre che dall’Umbria porterà la sua selezione di dischi raccolta in giro per i più polverosi mercati italiani.

Nella foto, I “Dig This Way Records”

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