Addio al jazzista Ahmad Jamal, “il prestigiatore del piano”

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Aveva 92 anni. Il suo stile misurato e scarno è stato definito “pianismo piacevole”
Il musicista statunitense Ahmad Jamal, figura fondamentale per il pianoforte jazz della seconda metà del XX secolo, il cui stile misurato e scarno, definito “pianismo piacevole”, è stato fonte di ispirazione per generazioni di musicisti, è morto domenica 16 aprile nella sua casa di Ashley Falls, nel Massachusetts, all’età di 92 anni in seguito a un tumore alla prostata. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia ai media americani.

Nato come Frederick Russell Jones a Pittsburgh il 2 luglio 1930, cambiò il suo nome in Ahmad Jamal dopo la conversione all’Islam nel 1952. Nel 1951 formò il suo primo trio, The Three Strings, con Ray Crawford alla chitarra e Eddie Calhou. Nel 1956 il bandleader creò un nuovo trio con Israel Crosby al basso e Vernell Fournier alla batteria. Il trio storico registrò nel 1958 l’album-cult “But Not For Me” che rimase 108 settimane tra le dieci migliori vendite di dischi. Ha vinto numerosi premi nel corso della sua carriera, tra i quali un Grammy Lifetime Achievement Award nel 2017, mentre nel 2007 la Repubblica francese lo aveva onorato nominandolo Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere.

Inizialmente sottovalutato dai critici, che lo consideravano poco più che un pianista da piano bar, nelle fasi più tarde della sua carriera Jamal si è trovato nella situazione opposta: poco conosciuto dal grande pubblico, è oggi riconosciuto dalla critica e dagli appassionati come un gigante del pianoforte jazz. La sua tecnica gli ha guadagnato i più svariati appellativi: ‘”Il profeta”, “Il maestro”, “L’architetto”, “Ahmad il magnifico”, “Il prestigiatore del piano”, “L’uomo con due mani destre”.

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