Terra Franca, a Cruillas, quartiere periferico di Palermo, sarà il luogo fisico e tematico di partenza dove, da venerdì pomeriggio, convergerà chiunque in Sicilia si riconosce nel movimento della permacultura. L’evento si svilupperà in due parti, dal 26 al 28 maggio, il filo conduttore è il tema della rapporto tra permacultura e contesti urbani e periferici.
L’iniziativa, proposta proprio durante un mutuo aiuto nel terreno palermitano confiscato alla mafia e affidato a Human Rights Youth Organization, aspira ad essere una riflessione importante e doverosa in un momento in cui, nel mondo, sono più le persone che vivono in città rispetto alla campagna. In più, negli ultimi 5 anni, più di 40.000 persone sono emigrate dalla Sicilia, l’87% delle quali è andato ad ingrossare le fila dei lavoratori delle grandi città europee. Il 26 maggio, l’apertura della plenaria del movimento è fissata per le 15 a Terra Franca, in via Trabucco 198/G.
A Terra Franca, nata nel 2019 dopo l’assegnazione ad HRYO, si potrà toccare con mano il frutto della progettazione in permacultura in un ambiente in cui l’urbanizzazione ha dato il peggio di sé. Il sito, esemplare in quanto progetto già (r)esistente, è da stimolo a realtà simili perché margine tra mondi.
“Terra Franca risponde alla domanda, sempre più frequente, di aprire le etiche, i principi e la progettazione della permacultura alle città e ai grandi centri urbani, ma soprattutto alla popolazione che ci vive”, afferma il presidente di Human Rights Youth Organization, Marco Farina.
Le attività della plenaria di permacultura proseguiranno, a partire dalle 19, presso “La Casa nel Bosco”, progetto di outdoor education nelle alte terre di mezzo tra la città e i monti di Palermo, che ospiterà il resto dei lavori fino al pomeriggio del 28 maggio.