Cresce l’export in Sicilia. Nel 2022 le esportazioni di merci siciliane sono aumentate del 56 per cento a prezzi correnti, proseguendo la dinamica positiva dell’anno precedente e superando ampiamente i livelli pre-pandemici. In termini reali la crescita dell’export siciliano è stata del 27,3 per cento. E’ quanto emerge dal rapporto di Bankitalia sull’economia della Sicilia, presentato oggi nella sede di Palermo dell’Istituto. “L’incremento, valutato a prezzi correnti, è dipeso per l’85 per cento dal settore petrolifero, che ha rappresentato circa i due terzi delle esportazioni regionali – spiegano gli analisti -; sul comparto ha inciso soprattutto l’aumento delle quotazioni, mentre le quantità vendute sono cresciute del 12 per cento circa”.
Le esportazioni dei settori non petroliferi sono aumentate (a prezzi correnti) del 18,5 per cento, in linea con la media nazionale, ma in misura superiore rispetto al Mezzogiorno (15,2 per cento). Il maggiore contributo alla crescita è derivato dal comparto dell’elettronica. E se le esportazioni verso i Paesi dell’Unione europea sono aumentata in quasi tutti i principali mercati di destinazione, le vendite verso i Paesi coinvolti nel conflitto russo-ucraino (Russia, Bielorussia e Ucraina), che storicamente incidevano per meno dell’1 per cento sull’export regionale, si sono pressoché azzerate.
“Il peso delle importazioni dagli stessi Paesi, quasi interamente costituite da greggio e prodotti petroliferi provenienti dalla Russia – dicono gli analisti di Bankitalia -, è raddoppiato, passando dal 14 al 28 per cento, per l’incremento delle importazioni di greggio avvenuto prima che entrasse in vigore l’embargo ai prodotti petroliferi russi”.