“Con la conferma della Cassazione che condanna a trent’anni il boss palermitano Vincenzo Galatolo, accusato di essere uno dei mandanti della strage di Pizzolungo, un altro importante tassello di verità viene scritto nella ricostruzione del contesto e delle responsabilità di quella strage in cui morirono Barbara Rizzo e i suoi due bambini Salvatore e Giuseppe Asta, effetto collaterale di un attentato mancato rivolto a un bravo e integerrimo magistrato, Carlo Palermo”. A dirlo è associazione Libera per la quale si tratta di una sentenza “importante” che “riconosce il grande, tenace lavoro dei magistrati Amedeo Bertone, Gabriele Paci e Pasquale Pacifico”.
“Il nostro pensiero lo rivolgiamo a Margherita Asta, la figlia maggiore di Barbara che non si è mai arresa per far emergere la verità e chiedere giustizia – prosegue Libera -. Margherita, da molti anni una delle colonne portanti di Libera, è riuscita a trasformare l’immenso dolore di quegli affetti strappati nell’impegno a dare speranza a tutti coloro che si disperano di trovarla”.