Tre eventi al Garage Arts Platform a Enna

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Il 13, 15  e 16 giugno tre serate scandiranno una settimana ricca di iniziative al Garage Arts Platform a Enna (via Leonardo da Vinci 2): Enrico La Bianca, Francesco Incandela Drumatic 2, Francesco Maccarrone: fotografia, musica e teatro

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Martedì 13 giugno dalle 19 alle 22 si inaugura (ingresso libero) la nuova mostra fotografica di Enrico La Bianca “GRAZIE ALLA LUCE CHE MI FA VEDERE L’OMBRA”. In mostra diverse serie fotografiche di Enrico La Bianca e composizioni nate dalla sperimentazione su polaroid, che comprende anche la trasformazione dell’immagine con l’intervento manuale. L’installazione multimediale “Identity”, nata dalla ricerca con immagini trovate online e ricomposte nell’omonima pubblicazione del 2020, presenta una speculazione critica e ironica sull’identità dell’individuo nelle metropoli, ma affronta anche il tema del ruolo e senso della street photography oggi, nell’epoca della pervasività della fotografia digitale automatizzata che genera una mappatura visiva globale, un’infrastruttura digitale per l’orientamento stradale. Il dispositivo, posto su auto in corsa, registra suo malgrado anche gli individui che quelle strade attraversano, accumulando così informazione visiva di momenti, incontri, casualità e altri dettagli della vita nella metropoli, che Enrico La Bianca ha raccolto, selezionato e risemantizzato attraverso accostamenti e sovrapposizioni tra immagini. L’ambientazione sonora della mostra nasce dalla collaborazione con Taru, progetto musicale di Ruggero Lambo. La mostra sarà visitabile durante le aperture del Garage Arts Platform per altri eventi e su appuntamento fino al 13 luglio.

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Enrico La Bianca negli anni Ottanta svolge l’attività di fotografo di scena per una cooperativa teatrale ennese. Nel 1981 documenta la manifestazione teatrale denominata “Incontroazione” che vede la partecipazione di numerosi gruppi teatrali da tutto il mondo. Il suo reportage viene pubblicato nella rivista “Cartagine” specializzata nel settore delle arti visive e concettuali. Nel 1982 espone la sua prima mostra personale presso la Galleria di arte contemporanea 3A di Enna. La sua attenzione verso i problemi del sociale si concretizza, ben presto, in una cifra fotografica di carattere espressamente umanistico.
Ha partecipato a talk ed esposto in mostre personali e collettive presso Galleria Ghirri, Caltagirone; Galleria collezioni Contemporanee, Enna; ONG Crescere Insieme, Verona; Galleria Monte Prestami, Piazza Armerina; Galleria 2LAB, Catania, Zona V, Caltanissetta; Luce Iblea, Modica; Tao Click, Taormina; Photohouse, Enna.

Tra i premi e concorsi: menzione d’onore London abstract, 2017; secondo posto Med Photo Fest, 2017 e 2018; menzione Lens Culture sezione street photography, 2015.
Pubblicazioni e libri (selezione): 1982 “Luoghi e gente di una memoria”, ila palma, Palermo; 2014 “Segni di fede”, Maurizio Vetri Editore, Enna; 2015 “Sulle ali della farfalla”, Edizioni Gente di Fotografia, Modena; 2016 “Roma Metro linea B1” portfolio pubblicato, rivista CameraRaw; 2017 “Invisibili”, Maurizio Vetri Editore, Enna; 2018 “I fogliacci”, fanzine autoprodotte; 2019  “Segni di Fede” (versione aggiornata); 2020 “Identity”, portfolio pubblicato su Gente di Fotografia; 2023 “COLLAGE”, fanzine autoprodotta.
Produce Fanzine e libri fotografici artigianali.

Giovedì 15 giugno alle 21 si esibisce dal vivo il FRANCESCO INCANDELA DRUMATIC 2 (ingresso 7/5 euro con tessera). Il Drumatic 2 è composto da Francesco Incandela (violino, mando elettrico, loop & live electronics) e Vincenzo Lo Franco (batteria).
Il violino è al centro della performance, non come protagonista di una scrittura virtuosistica ma come narratore e sviluppatore di storie sonore che si evolvono in modo sempre inaspettato ora traendo spunto da moduli ritmici, ora da intuizioni melodiche. Minimalismo, loop, suoni mediterranei e sonorità filmiche con improvvise virate prog rock in cui è sempre il violino a cambiare pelle e a tirare la volata agli strumenti che lo sostengono.
Francesco Incandela, nato a Palermo classe ’83, nel 2006 si diploma in violino al Conservatorio di Musica “V. Bellini” di Palermo e nel 2009 consegue la laurea specialistica di II°livello in “Discipline Musicali” indirizzo Interpretativo/compositivo presso il Conservatorio di Musica “S.Cecilia” di Roma. Musicista sempre in bilico tra cultura classica, musica pop e improvvisazione, in ambito classico suona per vari enti e con diverse orchestre e formazioni. In qualità di violinista, arrangiatore e compositore, è fondatore e componente di diverse formazioni come Cordepazze, String Sharper Quartet, Hysterical Sublime. Nel 2016 partecipa come violinista/compositore ad “Animaphix” International Animated Film Festival, sonorizzando Soviet Toys di  Dziga Vertov (1924). Nel 2017 partecipa ad “Anassimandro” Festival di Musicofilosofia interpretando “Koan”, brano per violino solo di James Tenney. Negli anni ha collaborato sia in studio che dal vivo con artisti del panorama italiano come, Dimartino, Simona Norato, Alessio Bondì, Fabrizio Cammarata, Angelo Sicurella, Pippo Pollina, Orchestra In/Stabile Dis/Accordo, Cesare Basile, Morgan, Mauro Pagani, La Rappresentante di Lista.

Venerdì 16 giugno alle 21 arriva in garage Francesco Maccarrone con il suo spettacolo “IN POESIA VERITAS” (ingresso 3 euro con tessera). “In Poesia Veritas” è un ironico e graffiante racconto in versi che attraversa sensazioni, contraddizioni e paradossi nella caotica società contemporanea. Una ricerca di senso tra Palermo, lavoro, burocrazia, amore e una sbronza.

Francesco Paolo Maccarrone è uno scrittore palermitano di 40 anni, cresciuto in un quartiere popolare, secondogenito di un operaio della Fincantieri e di una casalinga. Ha collezionato svariate esperienze lavorative e attualmente vive un periodo di salda precarietà saltellando tra disoccupazione, aiuti statali, extra come barman e performance artistiche. Scrive poesie e brevi monologhi dal 2008 e si esibisce in performance che si basano sulla lettura di estratti della sua prima raccolta “Trilogia del caos”, pubblicata da Eretica edizioni nel Giugno 2021, e di altri inediti. I temi trattati nella raccolta spaziano dalla ricerca di sé nella caotica epoca contemporanea alle contraddizioni e ai paradossi del quotidiano della società capitalista; ne scrive con ironia e sarcasmo riattraversando la sua storia personale senza cercarvi ordine ed equilibrio. Ha partecipato a diverse rassegne poetiche, musicali e culturali. Dal 2019 partecipa al “Sincero Festival” a Palazzolo Acreide (SR) esibendosi con vari reading e in combutta con altri artisti. Il mensile Sicilia Libertaria, giornale anarchico per la liberazione sociale e l’internazionalismo, ospita la sua rubrica “La panchina”.

Nella foto, Enrico La Bianca: flyer-albero

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