Forza Italia: Ferrante, ‘Fascina ha passione e titoli, può svolgere ogni ruolo’

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‘Tajani traghetterà partito al congresso’

“Abbiamo perso un padre, una guida, una bussola, uno scudo. Non è facile accettare questa mancanza per chi è politicamente cresciuto con Berlusconi, ma bisogna guardare avanti per evitare di disperdere un patrimonio politico inestimabile che, con il suo ineguagliabile genio e non senza immensi sacrifici, ha lasciato”. Inizia così Tullio Ferrante, deputato di Forza Italia e sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, in una lunga intervista a La Verità sul futuro di Forza Italia dopo la scomparsa del suo leader storico, Silvio Berlusconi.

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“Marta (Fascina, ndr) sta attraversando un periodo di grande dolore e sofferenza per la scomparsa dell’uomo che ha amato e che ama. Tuttavia continua a essere aggiornata sui dossier dell’agenda politica e a lavorare per il bene del Paese e del partito. Sceglierà liberamente il tipo di impegno e il ruolo da assumere. È una deputata alla seconda legislatura, ha passione, capacità e titoli per assolvere a qualsiasi compito”, spiega ancora l’azzurro che poi si concentra anche su Antonio Tajani, considerato “la figura attorno alla quale il partito ha trovato coesione e unità. È l’unico che per standing internazionale, capacità politiche e autorevolezza può traghettare il partito sino al congresso. Ho piena fiducia in lui e nel suo operato”.

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Nella lunga intervista, però, il sottosegretaria parla anche della politica, e sul Mes dice che “è stato concepito in un diverso momento storico, è uno strumento datato e inadatto a rispondere alle esigenze che sono radicalmente cambiate rispetto al 2012”. Mentre sul tema dell’immigrazione spiega di essere “d’accordo col premier Meloni quando dice che non bisogna biasimare mai chi difende gli interessi dei propri popoli. La sfida di questo governo non sta tanto nel gestire il fenomeno migratorio, ma creare i presupposti economici e sociali in Africa, perché gli immigrati non siano più costretti a rischiare la vita con una traversa disperata nel Mediterraneo alla ricerca di un futuro migliore. È la filosofia alla base del Piano Mattei indicato dal premier”.

Sul ponte sullo Stretto, Ferrante sottolinea: “Non sarà una cattedrale nel deserto ma una grande opera, pensata e progettata durante i governi guidati da Silvio Berlusconi, bloccata per anni dai veti ideologici della sinistra, e che consentirà di unire la Sicilia all’Italia e all’Europa, inserendola nell’ambito delle principali reti transeuropee. Il ponte farà del nostro Sud il più grande hub logistico del Mediterraneo e determinerà un enorme impatto in termini occupazionali, d’immagine e turistici”. Poi il deputato conclude parlando del Pnrr, che “entro fine agosto il governo proporrà le modifiche per non perdere i fondi riservati al nostro Paese. Stiamo lavorando per accantonare i progetti irrealizzabili e individuare quelli immediatamente cantierabili. Il Pnrr è una straordinaria opportunità di crescita e di modernizzazione dell’Italia”. (Adnkronos)

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