Palermo: fecero esplodere cassa continua supermercato, altri 3 indagati

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Lo scorso 27 dicembre avrebbero fatto saltare con due bombole di gas la cassa continua blindata all’esterno di un supermercato nella centralissima via Sciuti, portando via 18mila euro. Subito dopo il colpo un 48enne romano era stato arrestato, adesso per altri tre complici è scattata una misura cautelare. Sono accusati, a vario titolo, di furto pluriaggravato, resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento. I provvedimenti, emessi dal gip di Palermo, sono stati eseguiti dai carabinieri del Comando provinciale. La custodia cautelare in carcere è scattata per un altro romano di 43 anni, che al momento risulta all’estero (la misura non è stata ancora eseguita) e per un palermitano di 52 anni. Per 31enne, sempre palermitano, che non avrebbe partecipato al furto ma avrebbe aiutato il 52enne a nascondersi, invece, è stato disposto l’obbligo di dimora.

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Le indagini, condotte dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia San Lorenzo, sono scattate subito dopo il colpo. Dopo la forte deflagrazione, gli indagati sarebbero fuggiti a bordo di una Fiat 500L, noleggiata appositamente per la rapina e le cui targhe furono coperte con del nastro isolante. I carabinieri del Nucleo Radiomobile, attirati dal boato, tentarono di bloccare l’auto che, non rispettando ‘l’alt’ intimato e sfrecciando per le vie cittadine, andò a sbattere contro una vettura in sosta. Uno dei complici, il 48enne romano, venne subito bloccato e arrestato in flagranza di reato. Oggi è detenuto in carcere: è stato condannato in primo grado, a seguito di giudizio abbreviato, a 4 anni e 4 mesi di reclusione. Le indagini hanno permesso non solo di recuperare la refurtiva ma anche di accertare che i complici si trovassero a Palermo già prima del periodo natalizio per effettuare sopralluoghi nei vari esercizi commerciale e individuare l’obiettivo da colpire.

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Secondo gli investigatori dell’Arma il 43enne romano era a bordo dell’auto insieme al 48 arrestato in flagranza. Il 52enne palermitano, invece, oltre a pianificare il colpo con i complici, avrebbe custodito in un immobile le due bombole utilizzate per la deflagrazione, durante la rapina avrebbe svolto il ruolo di palo. Il 31enne, invece, non ha partecipato al furto ma si sarebbe prodigato, dopo il colpo, per aiutare il 52enne a sottrarsi alle ricerche, partendo immediatamente da Lascari (Palermo) per andargli in soccorso e accompagnarlo nel Trapanese. (Adnkronos)

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