Ieri, martedì 4 luglio 2023, presso la Sala Consiliare del Comune di Zafferana Etnea, è stata presentata l’ottava edizione di Teatri Riflessi, festival internazionale di corti teatrali.
L’evento si svolgerà al Parco comunale di Zafferana Etnea dal 13 al 15 luglio 2023.
Ilaria Mirenna, responsabile comunicazione di IterCulture, l’associazione che lo organizza dal 2009, ha introdotto la presentazione dell’evento durante la quale sono intervenuti Dario D’Agata, direttore artistico del festival, fondatore e presidente di IterCulture; Valerio Verzin, co-direttore artistico di Teatri Riflessi; Salvo Coco, Vicesindaco di Zafferana Etnea, assessore al Turismo e Spettacolo di Zafferana e direttore artistico di Etna in Scena che Teatri Riflessi inaugura per il secondo anno consecutivo; Daniele Di Bella, Amministratore delegato di Di Bella Costruzioni srl, erogatore dei premi del concorso intitolati a Giovanni Di Bella; Robertavenera Gambino, responsabile del concorso internazionale; Emanuela Di Grigoli, responsabile dell’area StuzzicaMente (attività arricchite e collaterali del festival); Claudia Migliori, direttrice di Viagrande Studios, Centro per la formazione artistica in Sicilia, e referente commissioni e giurie a Teatri Riflessi; Angela Pistone, dirigente scolastica del Circolo Didattico di Zafferana Etnea.
Dario D’Agata ha aperto la conferenza ringraziando il comune di Zafferana Etnea, città scelta nuovamente per ospitare l’evento nella cornice del Parco Comunale cittadino e del Teatro all’aperto Falcone e Borsellino. Grazie alla collaborazione con il Comune, a Teatri Riflessi è stato riconosciuto, per la prima volta, un contributo regionale che ha permesso di investire maggiormente sulla valorizzazione del territorio che quest’anno ospiterà più di cento persone tra giurati e ospiti (direttori di festival e teatri di tutt’Italia), membri dello staff di IterCulture e i volontari internazionali del WorkCamp Lunaria. Il progetto festivaliero risponde al desiderio di IterCulture di offrire al territorio un evento di qualità focalizzato sui linguaggi contemporanei e completamente gratuito, allo scopo di avvicinare al mondo dello spettacolo dal vivo soprattutto un pubblico di non soliti fruitori.
Il tema dell’edizione, Alterità, ispirato dalla lettura di “Sentinella” di Fredric Brown, vuole essere un invito all’incontro di punti di vista diversi, celebrazione delle differenze come ricchezza e tentativo di inclusività, uno dei valori fondanti dell’associazione.
Valerio Verzin ha sottolineato come il festival costituisca un pretesto per avvicinare: il pubblico alla scena contemporanea, gli artisti internazionali a operatori nazionali, e gli operatori al territorio etneo. Per l’occasione, infatti, saranno presenti a Zafferana più di trenta rappresentanti di realtà nazionali tra cui, per la prima volta, Associazione Teatrale Emilia Romagna, Fabbrica Europa (Firenze), Danza Urbana (Bologna), Festival Inequilibrio (Livorno), Stanze (Milano), Cantieridanza (Ravenna), Marosi Festival (Stromboli), Latitudini rete siciliana di drammaturgia contemporanea, TeatrInGestAzione e Progetto Nichel (Napoli), e giornalisti di testate di settore della Penisola. Inoltre, il festival è sostenuto da vecchie e nuove connessioni, come quelle rappresentate da Viagrande Studios, Ni.Vi Ceramiche, e Beatrice Gigliuto, alla conduzione con D’Agata delle tre serate di concorso, e il nuovo dialogo instaurato con Erin B. Mee, docente di drammaturgia della Tisch School of the Arts (New York University).
L’idea di collaborazione è stata anche al centro dell’intervento del vicesindaco Salvo Coco che ha ricordato come sia nata inaspettatamente e, allo stesso tempo, cresciuta fino a fare del festival, riconosciuto ora a livello regionale, un appuntamento ad apertura di Etna in Scena che celebra il teatro e la danza contemporanea, attrae un gran numero di spettatori e coinvolge l’intera comunità con le sue attività.
Robertavenera Gambino, responsabile del concorso, ha presentato i tredici corti in gara (provenienti da Campania, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia, ma anche da Austria, Canada, Germania, Giappone, Portogallo e Ucraina) e i premi dell’edizione erogati dal partner Di Bella Costruzioni. Entusiasta per il successo della scorsa edizione, Daniele Di Bella, amministratore dell’azienda, ha raccontato i punti di unione con il festival. In particolare, ha messo l’accento sul grande valore che entrambe le realtà pongono sulle nuove generazioni. L’interesse intergenerazionale, esemplificato anche dall’intitolazione dei premi a Giovanni Di Bella, fondatore dell’azienda, si riflette nello staff di IterCulture, composto in maggioranza da giovani ragazze e ragazzi.
Claudia Migliori, direttrice di Viagrande Studios, ha ribadito la capacità del festival di fare presa sui giovani attraverso attività che li stimolano e includono. Quest’anno, ad esempio, oltre alla presenza di studenti dei corsi di Avviamento Professionale del Centro e della Scuola di Scrittura e Storytelling come membri della Giuria Giovani, la sinergia tra danza e scrittura prenderà forma con il progetto Humus Saliens. Al debutto sabato 15 luglio, il progetto prevede le restituzioni di opere site-specific, ispirate alle figure femminili con cui il tema Alterità è stato declinato e adattate al luogo da Erin B. Mee. Anche Beatrice Gigliuto, creerà una performance esclusiva per l’occasione.
Emanuela Di Grigoli, responsabile di StuzzicaMente, ha poi raccontato nello specifico tutte le aree collaterali al concorso costruite su queste sei personagge: Medea e le presentazioni libri di TestiRiflessi curate da Grazia Calanna, la quale pur non presente ha ringraziato l’organizzazione per le innumerevoli ricadute che l’evento ha sul territorio e ricordato le autrici e gli autori dei libri, e l’incontro Genitorial(ter)ità in collaborazione con Giacinto Festival; Norma e i laboratori ludodidattici per bambini e ragazzi di TestiRiflessi per giovani sguardi; Carmen e i forum dedicati a promuovere una libera e non mediata discussione sulle arti performative e l’industria dello spettacolo dal vivo; Desdemona e le installazioni video e VR di Coorpi (To) e la mostra d’arte a cura di Susanne Probst; Butterfly e i due workshop sulla drammaturgia site-specific (Erin Mee) e sulla capacità di instaurare connessioni performative e relazionali (Beatrice Gigliuto); Lucia e l’area espositiva con la lotteria di autofinanziamento del festival, i contest fotografici e letterari, la libreria Vicolo Stretto – Legatoria Prampolini e il dj set sotto le stelle.
Infine, Angela Pistone ha enfatizzato la continuità di questo progetto con quelli che il Circolo porta avanti nel sostenere «la comunità come promotrice di arte e cultura» e ha ricordato il contributo dato dai bambini nella realizzazione di alcuni degli allestimenti di Teatri Riflessi che dal 7 luglio arricchiranno le vie del paese.
Sono stati presenti anche lo staff di volontari di IterCulture, i volontari europei del WorkCamp Lunaria — progetto sostenuto da European Solidarity Corps — e i tirocinanti dell’ateneo di Catania.
Sul sito del festival è possibile visionare il programma completo, con il catalogo dei corti in gara e tutti i dettagli delle aree. L’ingresso a Teatri Riflessi 8 è totalmente gratuito, così come a tutte le attività programmate (workshop e laboratori, esposizioni, presentazioni di libri, laboratori ludo-didattici incontri e dj set).
Teatri Riflessi, Festival internazionale di corti teatrali e coreutici, è organizzato da IterCulture con la collaborazione del Comune di Zafferana Etnea, con il sostegno della Regione Siciliana, di Di Bella Costruzioni s.r.l. e con il patrocinio gratuito del Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea e del DAMS dell’Università di Messina.
Foto di Alice D’Antone