”Abbiamo adottato un provvedimento, su richiesta delle Procure della Repubblica e in particolare della Direzione nazionale antimafia, per garantire la sicurezza e certezza dei dati di queste intercettazioni che oggi vengono gestite da 134 procure della repubblica, che resteranno sovrane nell’accesso ai dati di queste intercettazioni ai quali il Ministero rimane assolutamente estraneo. La gestione, però, dei server viene accentrata in 4 sedi per garantire l’integrità e anche la segretezza di queste delicatissime strutture, colme di dati particolarmente sensibili”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio nella conferenza stampa ieri sera dopo il Cdm.
Nordio ha sottolineato che è stata accolta ”una pressante richiesta della Direzione nazionale Antimafia. Mi preme di assicurare che la gestione e la manutenzione da parte del Ministero della Giustizia di questi server non comporta minimanente, anzi il decreto esplicitamente lo vieta, l’accesso da parte del ministro a questi dati sensibili che sono le intercettazioni. Si tratta di una riorganizzazione puramente tecnologica, tra l’altro molto costosa”, per rendere ”più razionale e soprattutto più garantita la conservazione di questi dati”. (Adnkronos)