Prima riunione operativa per il Consiglio direttivo della federazione provinciale Salute di Catania, eletto al termine del Congresso territoriale della categoria. L’organismo guidato dal segretario Carmelo Urzì si è dato appuntamento nella sede di via Teatro Massimo per la programmazione delle attività in vista del prosieguo della stagione congressuale, che vedrà impegnati i delegati etnei ai Congressi (rispettivamente dell’Unione regionale, della Federazione nazionale e della Confederazione nazionale), oltre alle iniziative sindacali nel settore pubblico ed in quello privato.
Dopo l’introduzione dello stesso segretario Urzì e l’intervento del suo aggiunto Raffaele Lanteri, la parola è passata ai componenti del Consiglio che hanno fornito un articolato e fattivo contributo al dibattito. I numerosi dirigenti presenti hanno avuto modo di potersi confrontare sul tema delle stabilizzazioni del personale precario impiegato nell’emergenza Covid-19. In particolare è stato rilevato dai sindacalisti come ancora oggi le Aziende sanitarie e ospedaliere non stanno rispettando appieno la direttiva dell’Assessore regionale della Salute, rendendo non uniforme il percorso di assunzione definitiva dei candidati aventi i requisiti.
Su questo aspetto la Ugl Salute è sempre a fianco dei lavoratori, continuando a sollecitare l’Assessorato stesso ad intervenire nei confronti delle Aziende che non seguono le indicazioni impartite. Altro argomento trattato, in tema di sanità privata, è stato quello riguardante il contratto “Aiop – case di cura”, che ancora oggi alcune strutture non hanno applicato in toto, motivo per cui la Ugl auspica un allineamento delle stesse a quelle che già da diverso tempo hanno attuato l’accordo. Il sindacato, inoltre, si continuerà a battere per la riforma della legge regionale 39 del 1988 in materia di standard ospedalieri, che è indispensabile per il riconoscimento nelle piante organiche di figure professionali come ad esempio quella dell’operatore socio sanitario, mentre è sempre in prima linea a sostegno dei dipendenti delle ditte che hanno in appalto i servizi di ausiliariato per conto dell’Asp e degli ospedali catanesi. Si tratta di centinaia di ausiliari e operatori che da decenni lavorano negli ambulatori e nei presidi ospedalieri e che, da qualche mese, stanno vivendo nell’incertezza visto che gli affidamenti dovranno lasciare spazio ai nuovi capitolati di cui non si conosce l’esatta entità. Per questo la Ugl Salute chiede a gran voce chiarimenti alle istituzioni competenti, affinchè anche questi lavoratori possano godere della necessaria protezione e della garanzia dei livelli occupazionali da qui al prossimo futuro. Infine, si è parlato anche del problema del non corretto
funzionamento dei centri di prenotazione delle prestazioni. Disagio che si riversa non solo sull’utenza, ma anche sugli operatori medici e sanitari che, quotidianamente, si trovano a dover fare i conti con “liste pazze” e utenti scarsamente informati preventivamente. Per la Ugl la questione va risolta in tempi rapidi e in modo radicale, al pari di quella relativa all’impellenza di dare al territorio strutture idonee per la lungoassistenza e per la lungodegenza. L’apertura di questi reparti, andrebbe a significare immissione nel sistema sanitario locale di unità lavorative mediche e sanitarie. “Sono soddisfatto di questo momento in cui abbiamo avuto modo di consolidare ulteriormente la nostra squadra in vista di una fase sindacale, come quella che sta per entrare nel vivo, ricca di contenuti e di impegno. Non faremo venire meno la nostra azione, consapevoli che il miglioramento dell’intero sistema sanitario passa necessariamente attraverso la salvaguardia ed il potenziamento dei suoi lavoratori – dichiara il segretario Carmelo Urzì.”