Politeama Garibaldi, il pianista ucraino Alexander Romanovsky inaugura gli Amici della Musica

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In programma musiche di Chopin e di Rachmaninov nel 150° anno dalla nascita del compositore russo

Dopo l’inaugurazione del Turno serale che ha visto il Politeama Garibaldi registrare il sold out per il concerto di Nicola Piovani, martedì 7 novembre alle 17.15 prende il via lo storico Turno pomeridiano dell’Associazione Siciliana Amici della Musica caratterizzato da una programmazione quasi esclusivamente dedicata alla musica da camera. A sedersi al pianoforte sarà l’ucraino Alexander Romanowsky che proporrà pagine di Chopin e del compositore russo Rachmaninov nell’anno del 150° anniversario della nascita.

Il concerto si aprirà con la Polacca-Fantasia in La bemolle maggiore per pianoforte op. 61 di Fryderyk Chopin – ultima pagina per pianoforte che porta il nome della danza che ricorda il Paese di nascita del compositore – e la Polacca in La bemolle maggiore op. 53 del 1842, nella quale già la strada verso l’accezione di “Fantasia” è tracciata, come seppe intuire Nietzsche che nelle sue lettere scrive appunto «una sorta di Polacca che è piuttosto una Fantasia». Il programma prosegue con il Valzer in La bemolle maggiore n. 1, fra i più lunghi che il compositore abbia mai scritto e dedicato a Josefina von Thun-Hohenstein, al quale si contrappone il Valzer in La minore n. 2, dall’atmosfera più raccolta e malinconica. Altra pagina iconica del catalogo di Chopin che sarà eseguita è lo Scherzo in Si bemolle minore op. 31, composto nel 1837 e accolto con enorme consenso dai contemporanei, fra i quali Schumann.

Fra i brani di Rachmaninov in programma, la Sonata n. 2 op. 36, venne iniziata a Roma nel 1913 per poi essere completata e pubblicata nel dicembre dello stesso anno a Mosca. Solo negli anni Trenta, quando la sua attività di compositore aveva lasciato posto a quella di concertista e di direttore, decise di rivedere alcune sue opere. Fra queste la Sonata in Si bemolle minore n. 2 del 1913 rielaborata nel 1931 dopo un taglio di circa centoventi battute che – secondo lo stesso compositore – risultavano superflue. Altra pagina che sarà eseguita è il celebre Vocalise del 1915 ultimo brano della raccolta delle 14 Romanze per voce e pianoforte caratterizzato dall’assenza di testo, composizione che viene spesso eseguita nell’arrangiamento per solo pianoforte.

Alexander Romanowsky nasce in Ucraina nel 1984, a Dneprodzerzhinsk (ora Kam’ianske), ma la sua infanzia trascorre nella più grande e culturalmente ricca Kharkiv. All’età di tredici anni si trasferisce in Italia, dove studia all’Accademia Pianistica di Imola con Leonid Margarius e a diciassette anni vince il Primo Premio al prestigioso Concorso Busoni a Bolzano. Da allora la sua attività di concertista l’ha portato in giro per il mondo per esibirsi in sale come il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Colón di Buenos Aires, il Kioi di Tokyo, solo per citare le più prestigiose dei tre continenti in cui è stato applaudito. Decine anche gli importanti complessi orchestrali con cui ha suonato come la Royal Philharmonic, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la New York Philharmonic, la NHK Symphony. Romanowsky ha un legame particolare con Rachmaninov: edito dall’etichetta Decca nel marzo 2023 è il suo ultimo lavoro discografico dedicato proprio al compositore russo che raccoglie le registrazioni di Romanovsky in questi ultimi anni della sua carriera. Di Rachmaninov ha inoltre registrato tutti i concerti con la National Philhamonic Orchestra of Russia diretta da Vladimir Spivakov.

Di seguito il programma completo del concerto:

Fryderyk Chopin (1810 – 1849)

Polacca-Fantasia in La bemolle maggiore per pianoforte op. 61 (12’)

Valzer n.1 in La bemolle maggiore e Valzer n. 2 il La minore, op. 34 (11’)

Scherzo in Si bemolle minore n. 2 op. 31 (10’)

Polacca in La bemolle maggiore op. 53 (7’)

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