Giovedì 30 novembre alle 10, nell’aula magna del Palazzo Centrale, l’archeologo Nicola Laneri, docente di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente al dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, terrà una conferenza dal titolo “Sulle tracce di Hammurabi – I risultati degli scavi archeologici a Tell Muhammad”, per presentare i risultati della seconda campagna di scavi della missione archeologica “Baghdad Urban Archaeological Project” dell’Università di Catania, realizzata in collaborazione con lo State Board of Antiquities and Heritage iracheno e grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.
I nuovi scavi nel sito mesopotamico hanno infatti permesso di far emergere il complesso sistema di fortificazioni e di gestione delle acque che segnava il versante nord-orientale della città di Tell Muhammad, fondata all’inizio dell’epoca Paleobabilonese (età di Hammurabi) nei pressi dell’odierna Baghdad. Qui è stato scavato per circa 40 metri il muro di cinta che delimitava un canale o un porto fluviale rivolto verso il fiume Tigri. L’antica città fu poi abbandonata in corrispondenza della cosiddetta “Caduta di Babilonia” (1595 a.C.) da parte del sovrano Ittita Mursili.
La seconda campagna ha dunque confermato i preziosi indizi emersi nel 2022, quando la missione aveva consentito di ritrovare la porta monumentale nella cinta muraria di Hammurabi, oltre a magnifici vasi e a due edifici risalenti al II millennio a.C.
All’incontro interverranno il rettore Francesco Priolo, la direttrice del Disum Marina Paino, il direttore della Scuola di specializzazione in Beni archeologici Daniele Malfitana e l’Ambasciatore italiano in Iraq Maurizio Greganti.
Nella foto, Visita Ministro e ambasciatore