Un gruppo di dodici circensi professionisti ha girato ben tre spiagge nei tre lati della Sicilia

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Circonda dichiara le sue intenzioni già dal nome e cioè unire il circo contemporaneo e le onde da surfare. Già, infatti un gruppo di dodici circensi professionisti arrivati da diverse parti del mondo hanno girato ben tre spiagge nei tre lati della Sicilia.

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Il progetto artistico prodotto dal network artistico Cordata F.O.R. e diretto dal regista Riccardo Strano è stato premiato dal Ministero della Cultura in quanto espressione di una una dimensione di particolare prestigio artistico e culturale e di riconoscibilità sul piano nazionale e internazionale e così è partita questa avventura che a seguito di un bando a cui hanno partecipato oltre cento artisti di cui ne sono stati selezionati soltanto dodici ha già portato i circensi a surfare in diverse spiagge della Sicilia da San Vito Lo Capo a Trapani passando per Mondello a Palermo e per finire nell’ultima tappa siciliana che si è svolta a ottobre a Punta Braccetto a in provincia di Ragusa.

“Da tanto tempo faccio surf – racconta Riccardo Strano – e ho capito che mi aiuta e mi stimola nella ricerca artistica. Sono partito da questo pensiero per sperimentare un metodo per creare e mettere in scena le performance di circo contemporaneo. Il surfista e l’artista di circo hanno tanti fattori comuni ad esempio entrambi lavorano con un oggetto ma mentre il surfista alimenta le sue azioni con il mare e l’onda, il circense è spinto dalla scena ed il pubblico. C’è così una continua trasposizione tra due discipline apparentemente diverse, il circo ed il surf, ma che alla fine investono l’artista nel corpo, nella mente e nelle emozioni allo stesso modo”.

Il percorso che gli artisti di Circonda hanno intrapreso prevede il surf al mattino grazie agli istruttori della Serfatari Surf School ed il pomeriggio tutti in teatro o in sala prove per creare nuove performance. Gli artisti imparando il surf, provano a riprodurre le azioni e le emozioni provate nell’esperienza del surf, trovano così elementi concreti che una volta trasposti nella ricerca artistica li rendono capaci di sviluppare nuovi stili ed una propria drammaturgia di circo contemporaneo per la messa in scena di spettacoli. Il frutto di questo percorso vede anche momenti di esibizioni in festival di circo come il Ballarò Buskers Festival, Naviganti Festival e Ibla Buskers, per dare la possibilità agli artisti di testare le loro creazioni con un pubblico. “Collaborare con gli artisti di circo è sempre estremamente stimolante, – afferma Gianni Iura istruttore di surf – la loro determinazione e preparazione fisica ci ha permesso di concentrarci maggiormente su quella che è l’essenza del surf, cioè il rapporto fra il surfista e l’onda, che in linea con il progetto di Circonda diventa l’unione della scrittura e della messa in scena”.

Inoltre l’esperienza della scoperta di nuovi luoghi, del mare e del surf diventa linfa creativa in diverse forme, da nuovi spunti da mettere in scena a nuove sensazioni da raccontare a chi si avvicina per la prima volta a quella spiaggia. Infatti questo percorso artistico innovativo vuole valorizzare le spiagge che hanno toccato le tappe di Circonda e gli artisti produrranno dei podcast dove racconteranno della loro esperienza e di ciò che hanno scoperto sui luoghi che hanno visitato e di come anche le location possono contaminare la produzione di opere artistiche. I podcast si troveranno su Spotify ma anche in prossimità delle spiagge grazie ai comuni di San Vito Lo Capo, Palermo e Santa Croce Camerina che hanno sposato il progetto, saranno esposti dei cartelli ben visibili con un qr-code da scansionare che riporterà direttamente al racconto audio di Circonda, così il pubblico potrà rivivere appieno le stesse sensazioni che gli artisti raccontano.

Circonda dopo avere portato i quindici artisti in giro per la Sicilia sopra un surf e per i festival per portare in scena tutto quello che hanno assorbito dal mare, dalla luce, dalle onde, approderanno per l’ultima tappa del percorso progettuale in Portogallo a novembre, alla ricerca delle onde più grandi del mondo. Le emozioni raccolte grazie alle onde imponenti del Mediterraneo verranno rielaborate in sala prove e ognuno con la sua specialità, trapezio, verticalismo, bicicletta acrobatica, equilibrismo su corda e così via, proverà a mettere in scena le emozioni provate.

“Imparare a controllare le emozioni è un training – aggiunge Riccardo Strano, – allenarle in mare è fondamentale per la scena, per gestire le emozioni davanti al pubblico. Raccontare con il corpo e quindi con la fisicità le emozioni che regala il mare e il surf è un esercizio di rielaborazione che aiuta gli artisti a crescere nella loro professione. Imparano a tradurre le sensazioni in movimenti scenici”.

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