Non limitarsi agli auguri, quindi restare superficiali, ma «guardare a tante sofferenze e anche a tanti dubbi dentro di noi». È questo uno dei passaggi del Messaggio di Natale del Vescovo monsignor Angelo Giurdanella. «Pensiamo alla difficoltà di Giuseppe e Maria come simili a quelle di tante famiglie di oggi nel trovare casa o ad arrivare alla fine del mese – scrive il Vescovo – pensiamo alla strage degli innocenti che si rinnova nelle stragi e nei giochi dei potenti di oggi: le guerre, la miseria e la fame, le mafie, la corruzione, la disoccupazione, il lavoro nero, la crisi dell’agricoltura e del sistema sanitario, i femminicidi». Poi un passaggio sui migranti: «Nella fuga in Egitto c’è il dramma dei migranti, che ancora oggi ci interpella e chiede una lettura attenta e una risposta umana, intelligente e solidale». Monsignor Giurdanella aggiunge: «Dio non ci lascia soli, ma ci mette insieme a cercare i passi del cammino, come fecero i pastori e i magi: ecco il cammino sinodale che sta aiutando la Chiesa a vivere meglio la sua identità e missione e che diventa un messaggio per tutti. Anche per la città, per la politica che, nell’essere insieme per il bene comune, trova la sua verità: «Uscire da soli da un problema è egoismo, uscirne insieme è politica!». Bisogna dedicare spazio all’ascolto della Parola, dice il Vescovo: «La bontà del Natale non può consumarsi in un’effimera emozione ma deve diventare lo stile della nostra vita, apprendendo dal farsi piccolo di Dio la sua qualità principale. Per questo auguriamoci gli uni gli altri in questo Natale di dare sempre più spazio all’ascolto della Parola come Maria, come Giuseppe, i pastori, i magi. E poi costruiamo nelle nostre case, parrocchie, luoghi di incontro un presepe simbolico e uno vivo, condividendo la festa con chi è solo e attivandoci perché questo diventi poi uno stile in tutto l’anno».
CARCERE DI CASTELVETRANO, BATTESIMI E CRESIME A 8 DETENUTI
Sacramenti dell’iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima e Comunione Eucaristica) a 2 detenuti e solo il sacramento della Cresima ad altrettanti 6 detenuti. Ad amministrarli è stato il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella all’interno della casa circondariale di Castelvetrano, durante l’oramai tradizionale messa prima del Natale insieme a tutti i detenuti. A ricevere i sacramenti dell’iniziazione cristiana sono stati Sargon e Gianluca; la Cresima, invece, Antonino, Carmelo, Giuseppe, Calogero, Massimo e Domenico. Gli otto detenuti hanno seguito, in questi anni, il percorso di formazione “Vita nuova in carcere” realizzato dalla Fraternità di Betlemme di ‘Efrata, insieme ai volontari della Caritas diocesana e suor Cinzia Grisafi. «Il Natale è la vicinanza di Dio – ha detto il Vescovo a tutti i detenuti che hanno assistito alla santa messa – è il tempo che ci fa capire che siamo meno soli. Il Dio ci parla senza parole». Sempre rivolgendosi ai detenuti il Vescovo ha detto: «La vita può cambiare solo se si è disposti a coinvolgersi, i vostri occhi esprimono sofferenza ma anche voglia di riscatto». Monsignor Giurdanella ha avuto modo di augurare buon lavoro al nuovo direttore dell’istituto penitenziario, Giulia Bruno e al comandante della Polizia penitenziaria Giulia Petralia. Monsignor Giurdanella ha poi pranzato insieme a tutti i detenuti nelle sale di socialità presenti nelle tre sezioni del carcere, col pranzo offerto dalla sezione di Mazara del Vallo delle Misericordie.
Nella foto, carcere Castelvetrano