Il Sinalp ha partecipato all’incontro organizzato dagli Agricoltori del presidio del Dittaino, che per l’occasione ha invitato a partecipare anche i sindaci del comprensorio.
L’incontro ha visto una notevolissima presenza di Agricoltori e di circa dodici tra Sindaci ed Assessori delle comunità del territorio, oltre il Sinalp.
A questo incontro abbiamo avuto la conferma della rabbia e della vera disperazione che sta colpendo gli agricoltori, della strage di aziende agricole costrette a chiudere, abbandonando il territorio e togliendo speranza e futuro a tante comunità che vivono di agricoltura.
I nostri agricoltori hanno avuto il coraggio di ribellarsi a linee di intervento, già avviate dalla comunità europea, alla quale spesso anche lo Stato Italiano si ritrova costretta ad abbozzare, che mirano alla industrializzazione del comparto agricolo, distruggendo qualità, tipicità, ed unicità dei nostri prodotti a favore dell’uniformazione ed omologazione dei prodotti alimentari industriali e per ultimo anche sintetici.
La protesta va sostenuta e combattuta per evitare la sempre maggior ingerenza, in agricoltura, delle pratiche concorrenziali sleali, e contro il cibo sintetico che consegnerà la nostra “vita alimentare” alle multinazionali che già oggi decidono sul mercato mondiale dei cereali, imponendo soluzioni ed abitudini alimentari che tutto hanno, tranne la qualità e genuinità tipiche dei nostri prodotti coltivati nei nostri territori dai nostri agricoltori.
Già abbiamo assistito alla discrasia intellettiva mostrata dagli organismi sovranazionali come l’UNESCO, che nel 2019 ha dichiarato “PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE “ il sistema di allevamento siciliano e del Sud italia basato sulla TRANSUMANZA, che rispetta il benessere e la dignità degli animali, permettendo loro di poter pascolare liberamente nel territorio, e di contro l’Unione Europea nel 2023, chiede di incentivare l’allevamento intensivo, con animali chiusi per tutta la loro vita in gabbie, a discapito del nostro sistema di allevamento.
Il tutto per favorire le ormai presenti multinazionali dell’allevamento che massimizzano il profitto incuranti dei semplici concetti di qualità del cibo e benessere dell’animale.
Il Segretario del Sinalp, Andrea Monteleone, ha invitato i sindaci presenti nel presidio del Dittaino, ad attivarsi per dare vita ad iniziative concrete in grado di difendere gli agricoltori dei loro territori.
Ci rendiamo conto che il problema è in realtà Europeo e Nazionale, ma questo non preclude che anche a livello locale non si possa agire per difendere il futuro di questa terra.
A tal proposito abbiamo proposto ai Sindaci ed Assessori presenti, di attivare iniziative utili a incentivare la vendita dei prodotti del territorio negli esercizi commerciali presenti nei loro Comuni, imponendo, se necessario, una percentuale di prodotti locali negli scaffali delle attività commerciali.
Ci rendiamo conto che tale scelta andrà a cozzare contro le normative europee dell’antitrust, ma questo non deve essere assolutamente la scusa per non agire o peggio per “allargare le braccia”
Purtroppo diversi “politici”, spesso, si trincerano sulle posizioni del “non fare”, del “la legge lo vieta”, per incapacità di trovare soluzioni in grado di interpretare le vigenti norme o di superarle, a tutto vantaggio del territorio che rappresentano.
La vera capacità della politica deve sempre essere quella di saper trovare soluzioni ai problemi, non quella di trincerarsi dietro divieti ed impossibilità di agire per nascondere spesso l’incapacità di “fare”.
Infine il Segretario del Sinalp ha ribadito alla comunità degli agricoltori ed allevatori presenti la propria piena disponibilità ad essere al loro fianco in questa battagli di “sopravvivenza” delle loro aziende ma anche di sopravvivenza del Sud e della Sicilia tutta.