“Azienda a rischio chiusura, intervenga la Regione”.
La grave situazione in cui versa l’impianto pubblico del trattamento del ciclo dei rifiuti dell’azienda Kalat Ambiente è stata al centro, nei giorni scorsi, del Coordinamento dei presidenti dei Consigli comunali della Provincia di Catania, riunitisi nella sala consiliare del Palazzo di Città di Mineo. Presenti all’incontro Nando Cacciola di Acicastello, responsabile del Coordinamento dei presidenti dei Consigli comunali della provincia etnea, Anna Maravigna, vicepresidente e socio fondatore, Angelo Catania, vicepresidente e promotore dell’incontro nel Comune di Mineo, Paolo Virzì di Mascali, tesoriere e responsabile della zona jonico-etnea, Giovanni Picarella di Mazzarrone, Giuseppe Nucifora di Fiumefreddo di Sicilia, Felice Belfiore di Piedimonte Etneo, Marco Alma del Comune di Licodia Eubea, Michele Napoli di San Michele di Ganzaria, Valentina Miccichè di San Cono, Salvatore Santonocito di Gravina di Catania, Giuseppe Busacca di Vizzini e Michele Greco di Acireale.
Dopo una breve introduzione del presidente del Consiglio comunale ospitante, Angelo Catania, ed un saluto del sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta, che ha ringraziato i presenti per l’impegno profuso, è intervenuto il direttore generale dell’azienda Kalat Ambiente, Vincenzo Ciffo. Quest’ultimo ha iniziato con una breve panoramica sull’attività dell’azienda, dalla gestione del ciclo dei rifiuti differenziati e non al trattamento per il compost, alle metodologie per il recupero del biogas, per poi illustrare le problematiche susseguitesi all’interno dell’azienda in seguito ai diversi incendi succedutisi negli ultimi anni, di cui i primi due probabilmente di carattere doloso, il terzo sicuramente di natura accidentale, che hanno creato ingenti danni alla struttura e ai macchinari. Le richieste di risarcimento danni e di finanziamenti regionali non hanno finora sortito l’esito sperato e l’azienda oggi è a rischio chiusura.
“Finora è mancata una programmazione da parte dell’assessorato regionale all’Ambiente – ha detto il presidente del Consiglio comunale di Mazzarrone, Giovanni Picarella – Sarebbe utile fissare un nuovo incontro nel Palazzo della Regione di Catania, alla presenza della nostra deputazione regionale, del presidente della Regione Siciliana, l’on. Renato Schifani, del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, on. Gaetano Galvagno e dell’assessore
regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità Giovanni Di Mauro – ha concluso – per discutere della problematica e del futuro dei 37 dipendenti dell’azienda pubblica Kalat finiti in cassa integrazione”. Sul tema è intervenuto anche il sindaco di San Michele di Ganzaria, nonchè componente del Cda di Kalat Ambiente, Francesco Paratore. “Sarebbe importante – ha detto – compiere un ammodernamento dell’impianto per il trattamento del ciclo dei rifiuti e la costruzione di nuovi impianti di termovalorizzatori, per il recupero e la distribuzione di energia termica”.
“I costi della raccolta differenziata porta a porta crescono di anno in anno – ha detto il presidente del Consiglio di Mascali, Paolo Virzì – e, sommati al costo del caro energia, portano ad una bolletta Tari sempre più esosa per i cittadini, anche nei comuni virtuosi dove la percentuale di raccolta differenziata supera la soglia del 65%. Tutto questo si traduce in un salasso economico per i nostri concittadini-utenti. La vera risorsa – ha concluso – sta nel recupero dell’energia termica, del biogas, del metano. Il modo migliore è intervenire subito, con una buona programmazione in ambito regionale e la realizzazione di termovalorizzatori di ultima generazione”.
I presidenti dei Consigli comunali di Caltagirone, Francesco Incarbona, di Fiumefreddo di Sicilia, Giuseppe Nucifora, e di Gravina di Catania, Salvatore Santonocito, hanno sottolineato la propria disponibilità a proseguire nell’impegno fin qui profuso. Infine, a chiudere i lavori è stato il presidente Nando Cacciola, che ha proposto di sottoscrivere un documento unico, insieme ai dirigenti di Kalat Ambiente, per sottoporlo, come atto di indirizzo, all’attenzione dei massimi rappresentanti del Governo Regionale.