Agrigento. Chiude in Sicilia “Assassinio nella Cattedrale” con Marianella Bargilli e Moni Ovadia

Condividi questo articolo?

Domenica 24 Teatro Pirandello, Agrigento

Pubblicità

Lunedì 25 Teatro Rosso di San Secondo Capo d’Orlando

Termina in Sicilia l’applaudita tournée di Assassinio nella cattedrale con Marianella Bargilli e Moni Ovadia: sabato 23 marzo alle ore 21,00 e domenica 24 ore 17,30 sarà in scena al Teatro Pirandello di Agrigento e lunedì 25 marzo al Teatro Rosso di San Secondo a Capo d’Orlando con una doppia alle 18,15 e alle 21.15.

 

“Tornare in Sicilia è per me sempre non solo un piacere perché qui i sento come a casa, ma mi anche una grande emozione nel tornare al Teatro Pirandello dove ho recitato in Uno nessuno e centomila -dichiara Marianella Bargilli- dove interpretavo ben tre personaggi. So che incontrerò un pubblico che ama venire a teatro, un pubblico attento con cui sono felice di condividere il finale di questa bella tournée”.

 

A Marianella Bargilli anche nel dramma di Thomas Stearns Eliot sono stati affidati due ruoli sarà infatti una corifea e il quarto visitatore, una tentazione, di fatto il Demonio.

 

In entrambi i ruoli quello del coro e quello della tentazione -continua Bargilli- ad essere chiamata in causa è l’anima irrazionale, che trae la sua forza vitale dalle sensazioni epidermiche ed inspiegabili. E concordo con la scelta che solo una donna in bilico tra sensibilità e ragione può rappresentare bene questo luogo di confine”.

 

Mentre a Moni Ovadia, “è affidato il canto desolato dell’eroe inglese “invaso” dalla fede cristiana, il lamento assoluto di un uomo indeciso tra abnegazione e incarnazione del Cristo, tra smania di potere e fede assoluta in Dio”.

 

Assassinio nella cattedrale racconta dell’omicidio dell’arcivescovo di Canterbury, Thomas Beckett, il cui corpo senza vita viene ritrovato all’interno della cattedrale.  L’arcivescovo è stato assassinato da quattro cavalieri mandati da re Enrico II.

Ma il vero dramma che Thomas Stearns Eliot, mette in scena è quello che si svolge nella coscienza di Beckett, in lotta con le proprie convinzioni in un mondo che gli impone di rinunciare a tutto quello in cui crede.

Il dramma è del 1935, è costruito come una tragedia classica, in cui potere temporale e spirituale si scontrano.

 

Lo spettacolo è una produzione del Teatro ABC di Catania e del Teatro Olimpico di Vicenza, la regia è affidata a Guglielmo Ferro.

Ovadia – Bagilli. Foto di Tommaso Le Pera

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.