Il miliardario Elon Musk, proprietario di aziende come SpaceX, Tesla o il social network X, ha citato in giudizio la società OpenAI, il suo amministratore delegato, Sam Altman, e il suo presidente, Greg Brockman, per aver violato l’accordo funzionale della ‘startup’ e aver anteposto la generazione di profitti alla creazione di un’IA che “porti benefici a tutta l’umanità”.
Ancora oggi, il sito web di OpenAI afferma che il suo obiettivo è quello di garantire che l’intelligenza artificiale “porti benefici a tutta l’umanità”. Tuttavia, OpenAI si è di fatto trasformata in una filiale de facto, closed-source, della più grande azienda tecnologica del mondo, Microsoft”, sostiene la causa. A questo proposito, l’imprenditore di origine sudafricana ha sottolineato nella denuncia che Altman, Brockman e Microsoft si sono alleati per estromettere la maggior parte del consiglio di amministrazione della startup, responsabile di far rispettare la sua missione originale.
“Il signor Altman ha scelto un nuovo consiglio di amministrazione privo di competenze tecniche simili o di un’esperienza sostanziale nella governance dell’IA, che invece il precedente consiglio aveva nella sua configurazione”, si legge nel documento, in cui si afferma che i nuovi membri dell’organo direttivo hanno profili affini al mondo degli affari o della politica. (Adnkronos)