di Rita Vinciguerra
Ha registrato un enorme successo il convegno, organizzato dall’ associazione culturale Comunità in Progresso, presieduta da Angelo Villari, sul tema ‘La Sicurezza Dei Cittadini: Confronto Con Le Forze Dell’Ordine’ che si è svolto lo scorso 26 marzo negli eleganti locali dell’hotel Il Principe, a Catania.
Il Convegno, procede dal concetto fondamentale che la sicurezza necessita l’instaurarsi di una connessa abitudine sociale, e si focalizza sulla tematica della cooperazione tra cittadini e enti sia pubblici che privati. Un pomeriggio di confronto sulle iniziative da intraprendere in sinergia con le reti associative, rappresentanze sindacali e società civile. Il primo aspetto da considerare è la conoscenza del contesto territoriale. Esaminare tematiche critiche anche nella gestione della città è un abilitante fondamentale per rendere efficaci gli interventi necessari. Degrado, conflitto, povertà culturale, ancor prima che economica, rappresentano solo alcuni dei tanti aspetti che determinano l’ urgenza di introdurre strumenti volti a rafforzare la sicurezza della città. Una strategia che mira ad attuare non solo politiche di controllo del
territorio e di repressione della criminalità, ma anche a realizzare modelli nei quali il diritto alla sicurezza e alla qualità della vita urbana, sia una priorità che non si esaurisca nella prevenzione, ma che si concentri sull’interazione positiva tra forze dell’ ordine e coesione sociale come asse prioritario per il miglioramento della vita collettiva.
Il dibattito ha fatto emergere la necessità di un’ alleanza tra associazioni e società civile
“L’incontro ha rappresentato un momento di profondo impegno e collaborazione tra il mondo dell’associazionismo, la società civile e i rappresentanti sindacali delle Forze dell’ordine della città metropolitana di Catania” così in una nota Angelo Villari, presidente dell’associazione ‘Comunità in Progresso ‘.
Promossi inoltre partenariati con soggetti della società civile, gli enti pubblici, e le forze dell’ ordine
“Durante l’evento, si è potuto assistere all’entusiasmo e alla determinazione con cui la società civile e le tante associazioni intervenute hanno affrontato le tematiche legate alla sicurezza, ponendo l’accento sulla necessità di promuovere un vero e proprio patto di cittadinanza che lavori per il presidio democratico del territorio, necessario per garantire la sicurezza nella nostra comunità. Collaborazione e proposte condivise, per rendere più vivibile la nostra Città metropolitana”.
Sviluppare strategie di sicurezza ambientale- urbano, in relazione a una problematica diffusa e importante per la vita delle città
“I rappresentanti sindacali delle forze dell’ordine – Laura Santonocito per il Nuovo Sindacato Carabinieri, Giuseppe Bernardo per il SILP, Tommaso Vendemmia per il SIAP, Leo Macaluso per il SAP, Giuseppe Scaccianoce per il SIULP – apprezzando lo spirito dell’incontro, hanno fornito un contributo imprescindibile alla discussione, evidenziando le sfide e le difficoltà che quotidianamente affronta la categoria nel garantire la sicurezza dei cittadini. Le problematiche sollevate hanno fatto luce su questioni cruciali che influenzano non solo la percezione della sicurezza, ma anche la qualità della vita nella nostra città” – specifica il presidente dell’associazione Comunità in Progresso- L’ incontro ha rappresentato un’opportunità preziosa per condurre un’analisi approfondita e concreta della situazione della sicurezza a Catania, contribuendo a sfatare preconcetti e luoghi comuni che spesso circondano questo tema, specialmente in momenti storici complessi come quello attuale”.
Una giornata di sensibilizzazione contro la violenza negli stadi in memoria di Filippo Raciti
“Dall’evento è emersa la proposta di promuovere una giornata contro la violenza negli stadi, in memoria di Filippo Raciti, e si è sottolineato con grande chiarezza la volontà di tradurre le discussioni in azioni concrete e immediatamente fattibili”.
Presente al convegno il Segretario Provinciale del SAP di Catania Leonardo Macaluso, che ha sostenuto e ribadito la volontà di organizzare una giornata contro la violenza negli stadi, iniziativa promossa lo scorso 2 febbraio dal Sindacato Autonomo di Polizia in memoria dell’Ispettore Filippo Raciti.
Monitoraggio, pianificazione e ripianificazione sono le determinanti di un’ azione concreta ed efficace
Angelo Villari a conclusione dell’incontro chiarisce: “ Oggi decidiamo di redigere un documento dettagliato dei lavori, che verrà discusso in un prossimo incontro da chiedere al Prefetto ed al Sindaco di Catania. L’incontro dovrà valutare gli interventi concreti, attraverso la possibilità di aumentare il numero delle pattuglie in servizio nel territorio, anche attraverso l’utilizzo del personale oggi destinato ad altri servizi, in modo da garantire più sicurezza e legalità in tutto il perimetro cittadino. Dall’incontro, che ha registrato l’intervento di Emiliano Abramo (Comunità di Sant’Egidio), di Emilia Salviani (La Girandola), di Eliana Rasera (MLD), di Enzo Magra (Sindaco di Mascalucia) e di Luigi Lucifora (ex commissario antimafia) e’ emersa la necessità di un impegno fattivo e di collaborazione della cittadinanza attiva con le forze dell’ordine, impegno utile per perseguire soluzioni efficaci utili a garantire sicurezza e vivibilità nella nostra comunità. Solo attraverso l’azione e la collaborazione congiunta, saremo in grado di affrontare e superare le sfide legate alla sicurezza, contribuendo così a creare un ambiente più sicuro che garantisca rispetto delle regole e libertà per tutti i cittadini di Catania”.
La sicurezza quale impegno collettivo, nell’intervento di Laura Santonocito, segretario provinciale Nuovo Sindacato dei Carabinieri
Al meeting ha preso parte anche il Nuovo Sindacato Carabinieri , con un importante contributo del segretario provinciale del Nuovo Sindacato Carabinieri di Catania Laura Santonocito, che, in qualità di relatrice ha sottolineato la necessità di una sinergia tra comunità locale, civismo, istituzioni pubbliche e private per rendere la città un posto migliore e più vivibile. “Catania, una città ricca di storia e cultura, è purtroppo alle prese con diverse problematiche legate alla sicurezza. Dalla criminalità organizzata alla microcriminalità, passando per il
traffico di droga e le frodi, i nostri cittadini si trovano spesso ad affrontare situazioni pericolose e destabilizzanti. È nostro dovere, come Forze dell’Ordine, agire con determinazione e impegno per contrastare queste minacce e rendere Catania un luogo più sicuro per tutti. Per migliorare la sicurezza a Catania, è necessario adottare un approccio olistico che coinvolga non solo le forze dell’ordine, ma anche la comunità locale, le istituzioni pubbliche e private e le organizzazioni della società civile. Insieme, possiamo lavorare per implementare misure efficaci che rafforzino la prevenzione della criminalità, l’applicazione delle leggi e il sostegno alle vittime. Alcune azioni concrete che possiamo intraprendere includono l’aumento della presenza sul territorio, la collaborazione con le comunità locali per individuare e affrontare le problematiche specifiche di ogni quartiere, l’implementazione di programmi educativi per giovani e adulti sulla legalità e la sicurezza, e la promozione di progetti di riqualificazione urbana per ridurre le aree ad alto rischio. Inoltre, è fondamentale investire nelle risorse umane e tecniche delle Forze dell’Ordine, garantendo una formazione continua e specializzata per affrontare le sfide sempre mutevoli della criminalità moderna. La tecnologia può essere un prezioso alleato nella lotta alla criminalità, attraverso l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza, analisi dei dati e strumenti di intelligence artificiale per prevedere e prevenire attività criminali.
In conclusione, la sicurezza a Catania è una responsabilità condivisa che richiede l’impegno e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti”- ha dichiarato la dottoressa Santonocito.
Le proposte formulate durante il convegno, introdotto magistralmente dal dott. Luigi Maugeri, saranno presentate in un futuro incontro con il Sindaco ed il Prefetto.