Palermo, concerto del pianista Gabriele Carcano agli Amici della Musica, Politeama Garibaldi

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Con le musiche di Grieg, Brahms e Schumann, il musicista torinese chiude il Turno pomeridiano della Stagione 2023/2024

Arriva al suo decimo ed ultimo concerto la Stagione concertistica 2023/2024 del Turno pomeridiano dell’Associazione Siciliana Amici della Musica: ospite lunedì 8 aprile alle ore 17.45 sarà il pianista Gabriele Carcano che salirà sul palcoscenico del Politeama Garibaldi proponendo un programma che si articolerà fra le musiche di Edvard Grieg, Johannes Brahms e Robert Schumann.

 

Carcano, artista Steinway, è tra i pianisti italiani più affermati della sua generazione, vincitore di numerosi premi, ha una carriera internazionale che spazia dal recital ai concerti con orchestra e alla musica da camera. Torinese, inizia lo studio del pianoforte a sette anni, diplomandosi dieci anni dopo presso il Conservatorio della sua città e perfezionandosi con Andrea Lucchesini. Dopo la vittoria nel 2004 del Premio Casella al Concorso “Premio Venezia”, debutta al Teatro La Fenice e al Regio di Torino. Nel gennaio 2010 è proclamato vincitore del Borletti Buitoni Trust Fellowship, riconoscimento prestigioso che lo inserisce tra i migliori giovani talenti della scena musicale internazionale, ottenendo un immediato invito da parte dalla celebre pianista Mitsuko Uchida al festival di Marlboro partecipando sia a quattro edizioni che alle tournée, aggiungendo così al suo già lungo elenco di sale da concerto, anche quelle di New York, Boston, Philadelphia, Washington DC, Toronto e Montreal. Il suo primo album, interamente dedicato a lavori giovanili di Brahms, è apparso nell’estate 2016 per l’etichetta Oehms Classics, seguito da altri due nel 2018 per Rubicon Classics: da solista con musiche di Schumann e in duo con Stephen Waarts.

 

Il concerto si aprirà con una selezione di brani per pianoforte del norvegese Grieg, scelti fra raccolte come la celebre Pezzi lirici – dalla quale sarà eseguita l’iconica “Arietta” – , quindi “Resignation” e “Folk Song” dall’antologia Steminger op. 73 e, infine, “Lullaby” op. 41 e “Solveig’s Song”. Anch’esse basate su una tradizione popolare, ma questa volta scozzese, sono le Quattro ballate per pianoforte op. 10 di Johannes Brahms, che si ispirano alla ballata in lingua inglese “Edward” e composte nel 1853 quando, un ancora giovane Brahms, si recò a Düsseldorf per conoscere i coniugi Schumann. Proprio di Robert Schumann è l’ultimo dei brani in programma: il Concerto senza orchestra, una sonata per pianoforte originariamente composta nel 1835 e poi, poco prima di precipitare nel baratro della follia, ripresa da Schumann nel 1853, l’anno dell’incontro con Brahms. Questa seconda versione sarà eseguita in pubblico solo nel 1862 e sarà proprio Brahms a presentarla al pubblico di  Vienna.

 

 

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