Catania: Ingegneri, Dicar e Dieei presentano la nuova Summer School

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Ricerca, sostenibilità e recupero integrato degli edifici tradizionali

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Rigenerazione, sostenibilità, comunità energetiche e accessibilità ai luoghi attraverso la mobilità green: questi alcuni degli elementi oggetto di analisi della nuova edizione della Summer School, ormai appuntamento fisso nel mese di settembre per il mondo dell’ingegneria etnea. Si tratta, infatti, della quarta edizione dell’evento organizzato dall’Ordine e dalla Fondazione degli Ingegneri della provincia di Catania e dai Dipartimenti di Ingegneria dell’Università etnea.

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«È un’attività frutto della stretta sinergia tra Ordine e Ateneo – spiega il presidente della categoria di Catania Mauro Scaccianoce – con lo scopo di contaminare le formazioni professionali con quelle accademiche. Una grande opportunità per chi è già iscritto all’Albo e per i neolaureati, che possono imparare molto in ambito progettuale. Inoltre – continua – la Summer School muove verso il networking e il lavoro di squadra, oggi determinanti per la crescita professionale e per il raggiungimento di importanti obiettivi, consentendo di vivere un’esperienza unica di 4 giorni». Di particolare interesse lo sviluppo di tematiche su ampia scala, «abbracciando aspetti legati al green, alle comunità energetiche e al rischio idrogeologico, che – commenta il presidente della Fondazione Filippo Di Mauro – arricchiscono ulteriormente quelli legati alla struttura e alla sicurezza antisismica».

Un mix di fattori sottolineato anche da Gianluca Cicala, vicedirettore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura: «Il recupero integrato di edifici tradizionali in contesto mediterraneo, per l’accoglienza turistica sostenibile, ha un approccio trasversale, che consentirà ai giovani partecipanti di arricchire il bagaglio di competenze acquisite durante i percorsi di studio tradizionali».

La coesistenza di diversi elementi con l’ambiente circostante apre a una riflessione che va oltre gli aspetti estetici e strutturali, come evidenzialo dal direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica Giovanni Muscato. «Di particolare importanza – dichiara – risultano i caratteri energetici, la mobilità green e le possibilità di accesso ai luoghi».

 

I team, che verranno formati al termine delle iscrizioni (16 giugno), saranno impegnati nell’area Zucco Grande di Filicudi dal 18 al 22 settembre. «Un territorio su cui si è sviluppata una forma architettonica tradizionale e mediterranea interessante – evidenzia il professore di Architettura Tecnica Vincenzo Sapienza – della quale bisogna conoscere a fondo i caratteri storici, per valorizzarli e riproporli. Altra peculiarità è il doppio volto rappresentato dal suo essere distante rispetto alle altre isole: se da un lato questo ha permesso di preservare meglio alcune singolarità, dall’altro l’architettura del territorio soffre l’abbandono».

Nella foto, da sx – Di Mauro, Scacianoce, Muscato, Cicala 

 

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