“Ferula” per un weekend di benessere a Ferla

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Dopo il successo degli scorsi anni, si rinnova a Ferla, nel Siracusano, l’appuntamento con “Ferula”, festival del benessere, giunto alla X edizione. E per l’occasione, Ferla, uno dei borghi più belli d’Italia, si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto, e non solo, per seminari, attività olistiche e trattamenti per adulti e bambini.

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L’appuntamento è da venerdì 17 a domenica 19 maggio con tante attività dedicate ai più piccoli, laboratori creativi nonché yoga e shiatsu, solo per citarne alcuni. Innumerevoli le iniziative per gli adulti, come lezioni di posturale, bioenergetica, crossfit e funzionale, kundalini yoga al tramonto, reiki e diversi tipi di massaggi. E ancora, pratiche meditative, laboratori esperenziali, visite guidate e conferenze. Tra i momenti più significativi, la performance “Street art non stop per Sensazioni rosa” in ricordo di Nicoletta Zorzan, l’indimenticata e indimenticabile anima dell’associazione “Sicilia donna”, in prima linea contro il tumore al seno metastatico. Tra le novità di questa edizione, sabato 18 maggio alle 21,30, in piazza Toselli, il concerto di Matteo Faustini, vincitore del premio Lunezia – Sanremo Giovani 2020. E come filo conduttore di tutta la manifestazione quella sostenibilità che ha fatto di Ferla uno dei borghi più green d’Italia. Previsti, infatti, diversi laboratori a cura dell’associazione “Ricicreo Ferla”. Ma sono oltre 20 le associazioni e 100 gli operatori coinvolti nella manifestazione che ha come direttore olistico Katiuscia Santoro.

Entusiasta il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, per un evento che, nel giro di pochi anni, è cresciuto di livello e di importanza, trasformando per alcuni giorni il borgo del Siracusano nella capitale del benessere. «Ferula – afferma Giansiracusa – è comunità allargata con residenti e visitatori che si ritrovano a condividere esperienze e consapevolezza. Come viaggiatori uniti dalla stessa vibrazione. Certo della locuzione latina “mens sana in corpore sano”, credo che un decisore pubblico debba occuparsi anche e soprattutto dell’anima della propria cittadinanza. E “Ferula”, a ogni edizione, ci dice che anche questa è la strada giusta per farlo».

 

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