L’Ordine etneo: «Fondamentale porre massima attenzione sull’appropriatezza della prescrizione»
La farmacovigilanza gioca un ruolo fondamentale nel garantire l’uso sicuro dei farmaci dopo la loro immissione sul mercato, attraverso il monitoraggio continuo degli effetti avversi e l’identificazione di nuovi rischi per la salute. In parallelo, il deprescribing emerge come una pratica clinica essenziale per prevenire i rischi associati alla polifarmacoterapia, migliorare gli esiti per le cure dei pazienti e promuovere un uso più razionale delle risorse sanitarie.
Con la crescente complessità dei regimi terapeutici e l’aumento delle aspettative di vita, è imperativo che i professionisti sanitari siano equipaggiati con le conoscenze e le competenze necessarie per gestire efficacemente i farmaci, bilanciando i benefici terapeutici con i potenziali rischi.
Per migliorare la qualità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti, agevolare l’attività di monitoraggio della sicurezza dei farmaci in uso (farmacovigilanza) e sviluppare la pratica del deprescribing, ovvero la riduzione o l’interruzione appropriata di farmaci non necessari o potenzialmente dannosi, l’OMCeO (Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catania) etneo, insieme all’Università di Catania e alla FNOMCEO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), ha organizzato il convegno “Farmacovigilanza e deprescribing”, che si è tenuto oggi – 25 maggio – presso la Torre Biologica di Catania.
«È stato il sesto evento organizzato dal nostro Ordine nel 2024, e sono stati tutti accreditati dalla FNOMCEO. Il tema è importante, il momento è complesso per la sanità italiana – ha affermato Alfio Saggio, presidente dell’OMCeO di Catania – Si pensi che circa 500mila siciliani non si curano più, per una difficoltà economica e per i problemi noti legati all’accesso alle liste d’attesa. La prescrizione dei medicinali è vigilata dalle Autorità, e a prescindere da ciò bisogna ricorrere a una più attenta prescrizione dei farmaci». «La farmacovigilianza è un obbligo di legge rivolto ai medici e agli operatori sanitari che ha lo scopo di aggiornare costantemente il profilo di sicurezza e tollerabilità dei farmaci – ha dichiarato Filippo Drago, responsabile del Centro di Riferimento Regionale di Farmacovigilanza, AOU Policlinico “G. Rodolico – San Marco”, Catania – Il sevizio viene realizzato dall’AIFA insieme con il sistema europeo, sulla base delle segnalazioni di sospette reazioni avverse che vengono realizzate dagli operatori sanitari, in primis i medici. La segnalazione è anche un contributo scientifico alla definizione sempre più accurata del profilo di sicurezza e tollerabilità dei farmaci e questo serve per un’appropriata prescrizione degli stessi».
«L’OMCeO deve formare i medici intervenendo negli argomenti importati che caratterizzano la pratica clinica – ha dichiarato Antonino Di Guardo, consigliere dell’Ordine etneo e moderatore dell’evento – la deprescrizione dei farmaci rappresenta un argomento importante: la legge Gelli impone di seguire rigorosamente le linee-guida, diversamente il medico rischia di incorrere in contenzioso».
«L’aumento della vita media porta i pazienti a avere molte patologie per cui cresce la tendenza ad assumere farmaci – ha evidenziato Marcello Scifo, consigliere dell’Ordine etneo e anche lui moderatore dell’evento – il problema degli effetti collaterali è all’ordine del giorno. Si sta provando a rimediare a questo, con la messa in commercio di prepararati come la polipillola. Questi, uniscono più principi attivi, ma il rischio è che questi vadano vanno in contrasto l’uno con l’altro».
Nella foto, da sx Saggio, Drago, Scifo e Di Guardo